Giovedì, una giuria del Michigan, ha ritenuto colpevole di omicidio colposo James e Jennifer Crumbley, genitori di Ethan Crumbley, l’adolescente che nel 2021 fu autore di un vero e proprio massacro verificatosi in un liceo della periferia di Detroit, l’Oxford High School. Il ragazzo, al tempo quindicenne, armato di pistola uccise quattro compagni di scuola, ferendone sette.
Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, dunque, dopo oltre dieci ore di discussione, la legge ha ritenuto colpevoli anche i genitori dell’adolescente che ha aperto il fuoco, in quanto avrebbero potuto evitare il massacro, se solo avessero dato ascolto agli insegnanti ed allo psicologo del liceo, che avevano evidenziato alcuni comportanti alquanto discutibili da parte di Ethan. A dicembre, il ragazzo, dichiaratosi colpevole da maggiorenne, è stato condannato all’ergastolo, senza la possibilità di usufruire della libertà vigilata.
“Questi genitori avrebbero potuto evitare la tragedia”, ha dichiarato il procuratore della contea di Oakland, Karen McDonald, “era prevedibile. Con il minimo sforzo, avrebbero potuto salvare la vita di tutti questi ragazzi”. James Crumbley, 47 anni, rischia fino a 15 anni di carcere per i quattro capi d’accusa di omicidio colposo, uno per ogni studente ucciso. La moglie Jennifer, 45 anni, sarà invece condannata in aprile.
Era stato proprio James a regalare al figlio, in occasione del giorno del Ringraziamento, la pistola Sig Sauer 9 mm con la quale il quindicenne sparò ai propri compagni. Al tempo, Ethan stava vivendo un momento difficile, in quanto il suo migliore amico si era trasferito da poco in un’altra città. “Non immaginava che suo figlio potesse o volesse fare del male a qualcuno”, ha dichiarato Mariell Lehman, avvocato del quarantasettenne, “James sta malissimo per quello che è successo quel giorno”.
“Possiamo portare la gente sulla luna, possiamo costruire grattacieli, monumenti enormi e poi non riusciamo a tenere al sicuro i nostri figli nelle scuole”, ha invece affermato il padre di una delle ragazze uccise nel corso della sparatoria del 2021, “Credo che la gente debba svegliarsi e agire. Smettiamola di accettare le scuse”.
Il comportamento dei coniugi Crumbley nelle settimane che hanno preceduto il massacro alla Oxford High School ha giocato un ruolo fondamentale ai fini del processo. Il giorno prima della sparatoria, infatti, i due erano stati chiamati dal personale scolastico, che aveva mostrato loro un disegno fatto dal figlio, che raffigurava una pistola ed una persona colpita.
I Crumbley, in quell’occasione, non dissero alla direzione del liceo che il ragazzo possedeva un’arma da fuoco, spiegando di non poter riportare a casa il ragazzo, in quanto impegnati al lavoro. Successivamente, il quarantasettenne ha poi raccontato agli investigatori di aver nascosto la pistola da 9 mm in un armadio e di aver messo le munizioni sotto i jeans in un altro cassetto.
Nel caso della madre, invece, l’accusa si era concentrata maggiormente sulle carenze genitoriali percepite da quest’ultima, che sembrava ignorare il disagio mentale del figlio, in quanto “troppo impegnata” dai suoi hobby e da una relazione extraconiugale.