Con la situazione ad Haiti che precipita sempre di più nel caos, il governatore della Florida Ron DeSantis ha mobilitato 250 agenti delle forze dell’ordine e una flotta aeronavale per pattugliare le acque meridionali dello Stato e frenare una potenziale ondata di immigrati provenienti dall’isola caraibica.
La missione prevede fino a 133 membri della Guardia di Stato della Florida, un corpo militare principalmente dispiegato nelle emergenze dovute ai disastri naturali.
“Quando uno Stato si trova di fronte alla possibilità di un’invasione, ha il diritto e il dovere di difendere il proprio territorio e la propria popolazione”, ha dichiarato l’ufficio del governatore in un comunicato. “E grazie al governatore Ron DeSantis, la Florida agirà”.

Haiti dista circa 1.100 chilometri dalle coste della Florida, la quale di recente ha registrato un netto aumento dei migranti sia dall’ex colonia francese che da Cuba. Tra il 2022 e il 2023, gli agenti di frontiera hanno intercettato numerosi barconi carichi con a bordo centinaia di persone, anche più volte al giorno.
Una situazione del tutto emergenziale che ha sottratto gli agenti ai loro normali compiti di polizia, che già nel gennaio 2023 aveva spinto DeSantis a inviare la Guardia Nazionale della Florida e agenti della polizia statale per aiutare a pattugliare l’aria e l’acqua intorno alle Florida Keys.
Ora che però la situazione politica a Port-au-Prince è peggiorata esponenzialmente, i numeri potrebbero moltiplicarsi. Due settimane fa, alcuni commando armati hanno assaltato due prigioni della capitale caraibica, liberando migliaia di prigionieri. Nei giorni successivi, i ribelli hanno letteralmente preso possesso delle strade della città – spingendo l’ambasciata USA (tra le altre) ad evacuare il personale non essenziale. A poco sembra essere inoltre servito l’annuncio di dimissioni da parte del contestato premier Ariel Henry, la cui permanenza al potere nell’ultimo decennio ha consentito la proliferazione dell’instabilità e della violenza.
A seguito di una riunione d’emergenza tenutasi lunedì con diversi leader caraibici, il segretario di Stato USA Antony Blinken e altri policymakers haitiani, è stata identificata la necessità di insediare una nuova leadership ad Haiti. Tuttavia, sembrano in pochi a volersi fare avanti – mentre Henry ha annunciato che rimarrà ad interim al timone del Paese fino all’insediamento del consiglio deputato a trovare un successore.