Ancora un’indagine scuote il movimento calcistico italiano. Stavolta, a finire nel mirino della Guardia di finanza è il Milan: la Procura del capoluogo lombardo, infatti, sta cercando di fare chiarezza sul passaggio di proprietà che ha interessato il club nell’estate del 2022. Al tempo, il fondo statunitense Redbird, guidato da Gerry Cardinale, acquistò la società dal fondo Elliott, capitanato da Paul Singer. Eppure, secondo gli inquirenti, sarebbe ancora quest’ultimo ad avere il “controllo sostanziale” del club.

Per questo motivo, dunque, la Procura milanese ha dato l’ok alla perquisizione degli uffici di Casa Milan, già da diversi anni quartier generale della società resa grande da Silvio Berlusconi negli anni Ottanta. Al momento, sono indagati l’attuale amministratore delegato del club rossonero, Giorgio Furlani, ed il suo predecessore, Ivan Gazidis, per over ostacolato le attività degli organi di vigilanza della Figc, con l’aiuto di Daniela Italia e Jean Marc Mclean, amministratori della lussemburghese Project Redblack, che controlla la Rossoneri Sport Investment, la società attraverso le quali Elliott ha venduto il Milan a RedBird per 1,2 miliardi di euro.
Dalle carte acquisite e sequestrate dai pm Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri, risulta dunque che i quattro indagati, tra il 2022 e il 2023, avrebbero nascosto alla Federcalcio che Elliott gestiva ancora il club, occultando comunicazioni “dovute” o fornendo informazioni “non rispondenti al vero”.
“Nonostante il passaggio di proprietà-hanno spiegato gli inquirenti- i componenti del board di Ac Milan spa in quota al Fondo Eliott sono rimasti immutati nelle rispettive cariche sociali. Sembrerebbe inoltre emergere la circostanza che la maggior parte del capitale utilizzato per la compravendita sia proveniente da un veicolo societario non riferibile a RedBird”.

Nel caso in cui la società appartenesse davvero ancora ad Elliott, il Milan avrebbe violato non solo i regolamenti della Figc, ma anche quelli della stessa Uefa, che vieta categoricamente a chi controlla un club di avere qualsiasi influenza su alte società iscritte alle stesse competizioni. Ciò significa che, qualora Elliott gestisca ancora il Milan, la compagine rossonera ed il Lille, altra squadra di proprietà del fondo in questione, verrebbero escluse dalle coppe europee.
In Italia, invece, il club rossonero rischierebbe una sanzione piuttosto salata nonché uno o più punti di penalizzazione in classifica.
L’ultimo passaggio di proprietà del Milan fu finalizzato il 31 agosto del 2022: RedBird acquistò la squadra per poco meno di 1,2 miliardi di euro: 560 milioni, però, le vennero prestati dalla stessa Elliott, attraverso la pratica del vendor loan.
Stando a quanto riferito da Ansa, inoltre, ad incuriosire gli inquirenti vi è anche il fatto che il Milan non sarebbe controllato direttamente da RedBird, ma dalla società Rb Fc Holding Genepar, riconducibile sempre a Cardinale, che ha sede in Delaware, presso lo stesso indirizzo in cui si trovano le due società con le quali Elliott controllava il Milan. Un caso? Forse si, forse no: lo stabiliranno le indagini.
Nel frattempo, il club rossonero ha rilasciato un comunicato con il quale ha affermato: “In merito alla perquisizione avvenuta in data odierna nella propria Sede, la società AC Milan risulta terza ed estranea al procedimento in corso che attiene all’acquisizione della stessa, perfezionata nell’agosto 2022. La società sta prestando piena collaborazione all’autorità inquirente”