La Camera dei Rappresentanti USA ha approvato mercoledì un disegno di legge che potrebbe vietare TikTok in tutta la nazione se l’azienda proprietaria, la cinese ByteDance, non deciderà di vendere.
La misura è passata con un’ampia maggioranza di 352-65. Ora è attesa al Senato, dove il futuro è più incerto.
TikTok, che vanta oltre 150 milioni di utenti negli Stati Uniti, è una società interamente controllata dall’azienda tecnologica cinese ByteDance Ltd.
I membri del Congresso sostengono che ByteDance sia sotto il controllo del governo cinese, che avrebbe il diritto di richiedere in qualsiasi momento l’accesso ai dati dei clienti di TikTok negli Stati Uniti. All’origine della preoccupazione c’è una serie di leggi sulla sicurezza nazionale in Cina che impongono alle aziende di collaborare con la raccolta di informazioni di intelligence.
La misura ha raccolto pareri discordanti tra i due candidati alla Casa Bianca. Laddove il repubblicano Donald Trump si è detto contrariato – sostenendo che TikTok è sì un problema di sicurezza nazionale, ma vietarlo equivarrebbe a favorire Facebook – Joe Biden ha invece dichiarato la disponibilità a firmare il provvedimento se entrambe le camere del Congresso lo approveranno.
In mattinata è arrivata la reazione (anticipata) di Pechino, secondo cui la messa al bando negli Usa di TikTok “si ritorcerebbe inevitabilmente contro gli Stati Uniti”.
Nel suo briefing quotidiano, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin afferma che Washington, “malgrado non abbia mai trovato prove che TikTok minacci la sicurezza nazionale americana, non ha mai smesso di reprimere TikTok”. Le mosse contro la popolare app fanno parte di un “comportamento di bullismo”, ha aggiunto Wang.