Con una mossa a sorpresa il giudice Scott McAfee, il magistrato di Atlanta in Georgia che presiede il processo in cui sono stati incriminati l’ex presidente Donald Trump e altre 18 persone per i loro tentativi per cercare di sovvertire il voto nello Stato alle elezioni presidenziali del 2020, ha stralciato dal procedimento 6 dei 41 capi di accusa.
Secondo il magistrato le imputazioni mosse a Trump e ai suoi alleati per convincere i funzionari statali a violare i loro doveri costituzionali non sono sufficientemente dettagliate.
Nell’atto dell’incriminazione il procuratore della contea di Fulton, Fani Willis, aveva affermato che Trump e altri collaboratori avevano cercato di convincere il segretario di Stato Brad Raffensperger e altri funzionari a delegittimare la vittoria elettorale del presidente Joe Biden nel 2020.
“Questi sei capi di imputazione contengono tutti elementi essenziali di crimini senza però fornire dettagli sufficienti riguardo alla natura della loro commissione”, ha scritto il giudice nella sua sentenza, aggiungendo che sono carenze che “non forniscono informazioni sufficienti per permettere agli imputati di preparare le loro difese”.
Nella sua decisione di nove pagine McAfee scrive che le accuse sono troppo vaghe. Ad esempio, in un capo d’imputazione contro Trump viene affermato che l’ex presidente “ha illegalmente sollecitato, richiesto e importunato” il segretario di Stato della Georgia, Brad Raffensperger, a violare il suo giuramento per annullare la certificazione delle elezioni. Il magistrato sottolinea che non viene specificato quale reato Trump voleva che Raffensperger commettesse. Il giudice ha comunque dato alla procura distrettuale della contea di Fulton sei mesi di tempo per ripresentare il caso al grand jury con le imputazioni più dettagliate o fare ricorso contro la sua sentenza.

McAfee ha affermato che i tentativi di fare pressione sui funzionari statali costituiscono circostanze aggravanti nelle più ampie accuse di associazione a delinquere che sono il nocciolo della vicenda giudiziaria e per questo il magistrato ha lasciato intatto tutto l’impianto accusatorio.
Trump era stato incriminato per tre dei sei capi di imputazione che sono stati stralciati e deve affrontare altri 10 capi d’imputazione, tra cui anche le accuse di racket.
Intervistato da una radio locale di Atlanta il giudice McAfee, che presiede anche il procedimento intentato da alcuni imputati per rimuovere la procuratrice distrettuale Fani Willis da questo caso, ha detto che quanto prima renderà nota la sua decisione. “So che tutti vogliono che emetta il mio giudizio, ma una disposizione come questa richiede tempo per essere scritta”, ha affermato McAfee.
Durante l’intervista di otto minuti fatta a “The Shelley Wynter Show” su WSB Radio, McAfee in un raro caso ha parlato di come questa vicenda giudiziaria lo abbia influenzato personalmente, dicendo che attende con ansia il giorno in cui potrà parlare con i suoi figli piccoli della sua esperienza personale in un processo che finirà sui libri di storia.
“Quello a cui penso è che ho due figli, di 5 e 3 anni. Sono troppo piccoli per avere idea di cosa sta succedendo o cosa faccio”, ha detto il giudice. “Non vedo l’ora che un giorno, quando saranno più grandi, me lo chiedano, li guarderò negli occhi e dirò loro che ho fatto il mio dovere e che l’ho fatto al meglio delle mie capacità personali”.
Trump e altri imputati coinvolti nel caso stanno cercando di squalificare Willis dopo averla accusata di aver beneficiato a livello finanziario assumendo Nathan Wade, come procuratore speciale di questo processo, con il quale è stata coinvolta sentimentalmente.