Stanno facendo discutere e riflettere le parole rilasciate dal primo ministro ungherese, Viktor Orbán, ospite, nel corso dell’ultimo weekend, di Donald Trump, presso la residenza di Mar-a-Lago, Palm Beach.
Al termine dell’incontro con il tycoon, il premier europeo, aperto sostenitore della “democrazia illiberale” e noto per aver cercato di trasformare il suo paese in uno stato autoritario, resistendo allo stesso tempo alle pressioni della NATO, ha rivelato: “Se Trump dovesse essere rieletto a novembre, non verserà un centesimo nel conflitto tra Russia e Ucraina. E se gli americani non danno soldi, gli europei da soli non possono finanziare questa guerra. Pertanto, il conflitto finirà: è ovvio che l’Ucraina non può resistere da sola”.
Orbán ha inoltre definito il candidato repubblicano come un “uomo di pace”, l’unico in grado di poter mettere fine al conflitto in Europa. Stando a quanto riferito dal premier ungherese, il tycoon avrebbe addirittura un piano già pronto, che si sposerebbe alla perfezione con gli interessi dell’Ungheria.
Orbán, che in questi anni ha sempre mantenuto i suoi contatti con Vladimir Putin, ha ripetutamente affermato di essere contrario all’invio di denaro e armi a Kiev.

former US President and Republican presidential candidate Donald Trump (R) talking to Hungarian Prime Minister Viktor Orban during their meeting at Trump’s Mar-a-Lago estate in Palm Beach, Florida, USA, 08 March 2024. EPA/Zoltan Fischer / HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY NO SALES HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES
Nel frattempo, dopo l’incontro di Mar-a-Lago, anche Trump ha voluto tessere le lodi del premier ungherese. L’attuale candidato repubblicano ha infatti spiegato: “Non c’è nessuno che sia più intelligente e brillante di Viktor Orbán. Lui è il capo, è un grande leader. E’ fantastico. In Europa e nel mondo, tutti lo rispettano. Non è assolutamente una figura controversa. Quando dice ‘Questo è il modo in cui andranno le cose’ è ciò che poi accade”.
Non è certo la prima volta che Trump elogia un capo di Stato che ha più volte calpestato numerosi principi e diritti democratici. Tempo fa, ad esempio, il tycoon definì “brillante” il leader cinese Xi Jinping, e “bravo ragazzo” il dittatore nordcoreano Kim Jong Un, arrivando persino a difendere Hitler, dichiarando: “Ha fatto anche cose buone”. Non sorprende più di tanto, dunque, questo legame d’amicizia che lega l’ex coinquilino della Casa Bianca al primo ministro ungherese, che lo aveva già sostenuto in occasione delle elezioni presidenziali del 2020.
Come riferito da diversi media americani, inoltre, vista la sua ostilità nei confronti dei migranti e della comunità LGBTQ, Orbán è un beniamino di molti cittadini repubblicani di fede MAGA.
Intanto, stando a quanto riportato da CNN, mentre circa 60 miliardi di dollari di finanziamenti per l’Ucraina sono bloccati al Congresso, e mentre Trump già ipotizza di “chiudere i rubinetti” in caso di vittoria a novembre, la Russia sta producendo il triplo delle munizioni rispetto agli USA ed all’Europa, probabilmente in vista di una nuova offensiva in programma per il 2024.