Hannah Gutierrez-Reed, la responsabile delle armi sul set del film “Rust” di Alec Baldwin, è stata giudicata colpevole di omicidio colposo per la morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins avvenuta nell’ottobre 2021.
A stabilirlo una giuria del New Mexico dove il film era ambientato. “È stata negligente e sconsiderata”, ha dichiarato il procuratore Kari Morrissey.
La Hutchins era stata colpita da Alec Baldwin, mentre l’attore si accingeva a provare una scena, nell’incidente venne coinvolto anche il regista della pellicola Joel Souza che rimase ferito.
Dopo la sentenza Gutierrez-Reed è stata presa immediatamente in custodia, oltre a una multa di $5000 rischia fino a 18 mesi di carcere. Gli avvocati della donna hanno precisato che faranno appello contro la condanna perché la loro assistita “è stata usata come capro espiatorio”.
“Non era nel copione che il signor Baldwin puntasse l’arma”, ha tuonato l’avvocato difensore Jason Bowles. “Non sapeva che il signor Baldwin avrebbe fatto quello che ha fatto. La signora Gutierrez-Reed non ha puntato quell’arma”.
Il verdetto emesso sull’attrezzista di scena rischia di influenzare anche il processo che dovrà affrontare Baldwin il 9 luglio, pure l’attore è stato incriminato per omicidio colposo.
Anche David Halls, l’assistente alla regia del lungometraggio, è stato condannato “per uso negligente di armi da fuoco” a sei mesi con sospensione condizionale della pena. Dovrà inoltre pagare una multa di $500, prestare 24 ore di servizio alla comunità e seguire un corso di sicurezza sulle armi.
I pubblici ministeri, durante il procedimento, hanno evidenziato che Gutierrez-Reed non aveva osservato le procedure di sicurezza, lasciando che si introducessero proiettili veri sul set, senza assicurarsi che le armi utilizzate fossero prive di munizioni.
Il processo, durato due settimane, si è avvalso della testimonianza di decine di testimoni, che hanno descritto il set come “caotico” e come un luogo in cui la sicurezza “era secondaria”.
Nonostante Gutierrez-Reed non abbia testimoniato durante l’udienza, negli interrogatori precedenti si era sempre mostrata incredula per l’accaduto e aveva assicurato di aver eseguito i controlli previsti sulla pistola calibro 45, prima che Baldwin la impugnasse.