Da almeno duecento anni la balena grigia era stata definita “estinta” nelle acque dell’Oceano Atlantico settentrionale. Eppure un gruppo di scienziati del New England Aquarium (NEA) di Boston in volo di ricognizione a circa 30 miglia a sud di Nantucket, lungo la costa del Massachusetts, venerdì scorso ha avvistato proprio un esemplare di Eschrichtius robustus. E non è una buona notizia, anche se gli scienziati del team hanno tutti raccontato di aver gioito per aver visto inaspettatamente un animale scomparso in quelle acque, con l’ultimo avvistamento nell’Ottocento.
“Mentre la balena continuava a tuffarsi e riemergere”, il comportamento tipico di una balena che si nutre, “l’aereo di rilevamento ha continuato a circondare l’area per 45 minuti. Il mio cervello stava cercando di elaborare ciò che stavo vedendo, perché questo animale non doveva esistere in queste acque” – ha detto Kat Laemmle, del gruppo di ricerca.
Però questo significa che lo straordinario cetaceo, che è tuttora comune nel Pacifico, potrebbe essersi spostato per colpa del cambiamento climatico: il Passaggio a nord-ovest, che collega gli oceani Atlantico e Pacifico a nord del Canada, è stato privo di ghiaccio durante le estati negli ultimi anni, in parte a causa dell’aumento delle temperature in tutto il mondo, spiegano i ricercatori.
Ci sono stati del resto avvistamenti di balene grigie anche nelle acque del Mediterraneo negli ultimi 15 anni, e anche al largo della costa della Florida nel dicembre 2023, forse lo stesso esemplare visto al largo di Nantucket.