Domenica 10 marzo entrerà in vigore l’ora legale negli Stati Uniti (“Daylight Saving Time”) e bisognerà spostare le lancette avanti di un’ora. Intanto, prosegue il dibattito sulla sua utilità e alcuni si chiedono se serva davvero a risparmiare energia, motivo per cui viene utilizzato in molti Paesi del mondo.
Il senatore repubblicano della Florida Marco Rubio si batte da anni per ottenere l’ora legale permanente affermando che quella in vigore “è una pratica antiquata”. Nel marzo 2022 propose la misura di legge “Sunshine Protection Act” con la quale intendeva promuovere l’ora legale permanente così da non dover più spostare le lancette degli orologi avanti e indietro di un’ora due volte l’anno. Passò al Senato ricevendo un vasto consenso bipartisan ma rimanendo però in sospeso una volta raggiunta la Camera dei Rappresentanti.
Adesso, in vista del passaggio all’ora legale questo fine settimana, il senatore Rubio ha rilasciato una dichiarazione sottolineando l’importanza del suo Sunshine Protection Act per renderla permanente. “Stiamo andando avanti ma non avremmo mai dovuto rimanere indietro. La mia proposta di legge porrebbe fine a questa stupida pratica di cambiare l’ora sui nostri orologi”, ha scritto.
L’ora legale è stata introdotta negli Stati Uniti durante il primo conflitto mondiale con il disegno di legge “Standard Time Act”, nato con l’obiettivo di ridurre il consumo di energia quando il carburante scarseggiava. Negli anni Venti, fu abbandonata e poi adottata di nuovo durante la Seconda guerra mondiale per lo stesso motivo. Molti Stati l’hanno reintrodotta nel 1966 perché imposta dal governo federale. Solo Hawaii e Arizona si sono rifiutati di adottarla.
Ma l’ora legale avrebbe anche effetti negativi sulla nostra salute secondo alcuni scienziati. Come si legge in uno studio pubblicato su Science Direct, il suo impatto sul nostro organismo è dovuto al ritmo circadiano, l’orologio interno che regola molte funzioni cicliche del nostro corpo.
Gli autori dello studio spiegano inoltre che “tre orologi sono essenziali per i ritmi quotidiani degli esseri umani: quello solare è il ciclo di 24 ore della luce del giorno; quello biologico assicura che la maggior parte delle funzioni fisiologiche segua i ritmi circadiani e si sincronizzi con quello solare. Infine, quello sociale rappresenta l’ora corrente nel Paese in cui si vive. Durante il passaggio all’ora legale, questi tre orologi sono desincronizzati perché quello sociale degli esseri umani viene spostato artificialmente avanti di un’ora, mentre solare e biologico rimangono gli stessi”.
Anche secondo Joseph Takahashi, presidente del dipartimento di neuroscienze presso l’O’Donnell Brain Institute della University of Texas Southwestern Medical Center, “l’ora legale ci lascia permanentemente fuori sincronia con l’ambiente naturale”.