La Corte Suprema si è pronunciata unanimemente a favore di Donald Trump, affermando che il Colorado ha commesso un errore nel rimuovere l’ex presidente dal voto in base al terzo comma del 14mo emendamento della Costituzione.
Con questa decisione della Corte sono destinate ad essere annullate le decisioni analoghe a quelle del Colorado prese in Maine e in Illinois, che avevano accolto le istanze presentate da un movimento nato nei mesi scorsi per fermare la candidatura di Trump per il suo ruolo nell’insurrezione contro il Congresso. “Noi concludiamo che gli Stati possono squalificare persone candidate e cariche statali, ma gli Stati non hanno potere, sulla base della Costituzione, di applicare la sezione 3 per quanto riguarda gli incarichi federali, in modo particolare la presidenza”, argomentano i nove magistrati della Corte Suprema, evitando di entrare nella questione della partecipazione o meno di Trump ad un’insurrezione, quando il 6 gennaio 2021 i suoi sostenitori presero d’assalto il Congresso per bloccare la certificazione ufficiale della vittoria di Joe Biden.
Argomentando che la sezione 3 del 14esimo emendamento della Costituzione vieta a funzionari pubblici che hanno partecipato a “insurrezioni o ribellioni” di candidarsi a cariche elettive contestando l’ammissibilità di Trump a comparire sulle loro schede elettorali, impedendogli potenzialmente di partecipare alle elezioni presidenziali di novembre.
Il 14° emendamento fu adottato originariamente nel 1868, tre anni dopo la fine della Guerra Civile. La sezione 3 escludeva da incarichi federali coloro che avevano prestato giuramento sulla Costituzione e poi avevano combattuto o preso parte alla vita politica negli Stati secessionisti (allo scopo di impedire agli ex confederati di tornare al potere).
La decisione lascia Trump come principale candidato per la nomina repubblicana. I giudici hanno emesso la decisione con una velocità insolita, il giorno prima del Super Tuesday, quando anche in Colorado ci saranno le primarie.
In segno di consapevolezza da parte dell’Alta Corte del calendario elettorale, i giudici hanno preso l’insolita iniziativa di annunciare il parere sul sito web della Corte Suprema in un giorno in cui la corte non è in sessione, invece di emetterlo alla fine di questo mese.
Donald Trump da Mar A Lago ha detto di essere “onorato” dalla decisione unanime della Corte Suprema “Questo è per i presidenti futuri, non è per me – ha commentato – è “una decisione importante, credo che aiuterà molto a riunire il Paese, cosa di cui abbiamo bisogno. Il prossimo passo sarà quello che i magistrati riconosceranno la mia immunità”. Affermando poi che Joe Biden in combutta con il dipartimento di Giustizia ha ordinato ai procuratori locali di accusarmi. Sono perseguito da Biden e dalla Casa Bianca”. L’ex presidente poi si è lanciato nei consueti insulti rivolti alla procuratrice distrettuale della contea di Fulton, Fani Willis, che lo ha incriminato con altre 18 persone per i tentativi di sovvertire il risultato elettorale in Georgia, e alla magistratura federale per le inchieste ssui documenti portati via dalla Casa Bianca e nascosti a Mar A Lago e per il suo ruolo nel tentativo insurrezionale del 6 gennaio 2021, inchieste entrambe condotte dal procuratore speciale Jack Smith.
Gli ha fatto eco lo speaker della Camera, fedelissimo dell’ex presidente, “La Corte Suprema ha affermato quello che tutti sapevamo: i giudici del Colorado si era impegnati in un attacco politico contro il principale candidato delle primarie repubblicane” ha detto Mike Johnsson. “Gli stati impegnati negli stessi comportamenti politicizzati, anti-democratici, si considerino avvisati e lasciano al popolo americano decidere chi deve essere presidente”, ha aggiunto il leader repubblicano rivolgendosi agli stati che hanno preso decisioni analoghe al Colorado bandendo Trump dalle loro schede elettorali.
Subito dopo Elise Stefanik, deputata di New York membro della leadership repubblicana, considerata una delle possibili candidate alla vice presidenza, ha esultato per la decisione “unanime della Corte che è una vittoria per il popolo americano, la Costituzione, la nostra Repubblica”. “Sin dall’inizio ho detto che gli estremisti democratici hanno stracciato la Costituzione per impedire agli americani di esercitare il diritto costituzionale di votare per il presidente Trump”, ha poi aggiunto.