Nonostante la recente preoccupazione globale sull’esaurimento dell’elio, gli scienziati adesso esultano per la scoperta di un’alta concentrazione di questo gas a 600 metri di profondità nella catena montuosa Iron Range nel Nord-Est del Minnesota. Il ritrovamento è stato del tutto casuale, avvenuto durante i lavori di perforazione svolti da diverse aziende per la ricerca di platino e palladio.
L’elio è molto ricercato in campo medico e scientifico poiché viene impiegato per le risonanze magnetiche, esplorazioni spaziali e nel campo dell’elettronica, in particolare per la produzione di chip a semiconduttore.
“L’elio, uno degli elementi più rari della Terra, è prodotto naturalmente dal decadimento radioattivo dell’uranio o del torio presente nella crosta terrestre”, afferma Mahadevappa Mahesh, professore di radiologia e medicina alla Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora, in un articolo pubblicato sulla rivista RSNA. “Tuttavia, il processo di formazione è molto lento, quindi si tratta di una risorsa preziosa e limitata”, segue la spiegazione.
La scoperta in Minnesota cancella i timori che gli Stati Uniti abbiano esaurito le loro riserve di elio, tuttavia Mahesh sottolinea: “Dobbiamo lavorare insieme per garantire che questo elemento non venga sprecato inutilmente e sia sempre disponibile per la cura dei pazienti”.
Alcune strutture mediche hanno dovuto ricorrere al riciclo dell’elio per evitare di restarne sprovvisti: Mark Kelly, PhD, professore aggiunto della scuola di farmacia dell’Università della California a San Francisco, ha affermato che tutte le unità NMR ad alta risoluzione del suo laboratorio sono costrette a riutilizzarlo.