Un nuovo misterioso pallone di dimensioni “piuttosto grandi” è stato ritrovato da alcuni pescatori, al largo delle coste dell’Alaska. L’episodio arriva a soli sei giorni di distanza dal pallone aerostatico intercettato dai caccia statunitensi, mentre era in volo tra i cieli dello Utah. In quell’occasione, l’aeromobile venne definito come “non pericoloso” per la sicurezza del Paese.
Nella giornata di oggi, invece, i pescatori dell’Alaska consegneranno il pallone agli agenti dell’FBI, che trasporterà l’oggetto non ancora identificato presso il laboratorio di Quantico, Virginia, dove verrà analizzato. In questo modo, i federali potranno fare chiarezza circa la sua provenienza e le sue caratteristiche. Al momento, dalle foto inviate dai pescatori, l’FBI non è ancora riuscita a stabilire con esattezza la natura dell’oggetto, spiegando al contempo che non sembrerebbe essere così diverso dai palloni-spia utilizzati da alcuni governi come la Cina.
“Siamo a conoscenza del ritrovamento avvenuto al largo delle coste dell’Alaska”, ha comunicato il bureau, “lavoreremo con i nostri partner per fornire assistenza nel recupero dei detriti”.

Naturalmente, la vicenda ha fatto scattare nuovamente i campanelli d’allarme tra le autorità statunitensi, colte da una fastidiosa sensazione di déjà vu. D’altronde, solo un anno fa, nei pressi della costa della Carolina del Sud, le forze armate americane abbatterono un pallone-spia cinese, dopo che quest’ultimo aveva attraversato gran parte della nazione, monitorando dall’alto i principali siti militari americani.
Secondo il Pentagono, il pallone cinese faceva parte di un programma di sorveglianza globale che Pechino conduce da “diversi anni”. Era dotato di una tecnologia avanzata, in grado raccogliere segnali elettromagnetici. In seguito all’incidente, gli Stati Uniti hanno ampliato l’apertura dei loro sistemi radar, in modo da poter rilevare meglio gli oggetti che viaggiano al di sopra di una certa altitudine e a determinate velocità.
Come spiegato dal generale Glen VanHerck, capo del Comando settentrionale degli Stati Uniti e del Comando di difesa aerospaziale, l’obiettivo era quello di colmare un gap che aveva permesso ad altri tre sospetti palloni spia cinesi di transitare nel Paese, durante l’amministrazione Trump. Nelle settimane successive all’abbattimento del pallone cinese, le forze aeree americane distrussero altri tre oggetti volanti non identificati.
La settimana scorsa, infine, nei pressi dello Utah, i caccia del NORAD intercettarono un aeromobile che aveva destato più di un sospetto, viste le sue importanti dimensioni. Le autorità hanno poi riferito che il pallone non rappresentava una minaccia per la sicurezza del Paese.