Dopo mesi di pressioni da parte dell’amministrazione Biden, le autorità colombiane hanno interrotto, almeno per il momento, i flussi migratori che erano soliti attraversare il pericoloso passaggio nella giungla nota come Darién Gap, fra la Colombia e Panama.
Le forze dell’ordine, infatti, hanno arrestato due capitani di imbarcazioni che svolgevano un ruolo chiave nel traghettare i richiedenti asilo nella giungla in questione. L’interruzione della rotta, in particolare, interesserà soprattutto circa tremila migranti provenienti dalle città di Necoclí e Turbo, entrambe nel nord della Colombia.
Stando a quanto riportato dal New York Times, dal 2021 ad oggi sono state più di un milione le persone che hanno attraversati il Darién per cercare fortuna negli States: un numero impressionante, soprattutto se si considerano tutti i pericoli presenti all’interno della giungla ed alle condizioni con le quali i richiedenti asilo sono stati costretti a viaggiare. La maggior parte dei migranti che, in questi anni, hanno attraversato il tratto in questione, proveniva da Venezuela, Colombia, Ecuador, Haiti e Cina.

Qualche giorno fa, dunque, la marina colombiana ha sequestrato due imbarcazioni appartenenti alle compagnie Katamaranes e Caribe, che trasportavano illegalmente un totale di 151 persone da Necoclí. Gli arresti segnano un importante cambiamento nella strategia delle autorità locali, che per mesi hanno consentito agli operatori marittimi di trasportare liberamente i migranti da Necoclí al Golfo di Urabá, fino alle città di Acandí e Capurganá, da dove le persone accedono alla giungla.
Nel frattempo, Guillermo Cardona, sindaco di Necoclí, ha detto che le compagnie di navigazione locali, che gestiscono grandi flotte, hanno interrotto le loro operazioni nei giorni scorsi “come forma di protesta” contro gli arresti. Gli operatori marittimi sono diventati attori chiave del business migratorio multimilionario che continua a prosperare nel nord della Colombia.
Già a settembre, d’altronde, il New York Times aveva riferito che questa attività era gestita da politici locali e importanti leader economici, tra cui per l’appunto il manager di Katamaranes, che all’epoca era candidato sindaco a Necoclí. Lo scorso ottobre, visti gli arrivi sempre più frequenti dalla Colombia, i funzionari statunitensi chiesero alle autorità locali di indagare sulle rotte attraversate da queste imbarcazioni.
Successivamente, lo stesso procuratore colombiano Hugo Tovar ha affermato che il suo ufficio stava lavorando con gli Stati Uniti “sulla questione del traffico di esseri umani lungo il nostro Paese e il Darién”. Stando a quanto riferito dal Times, la questione dell’immigrazione attraverso il pericoloso tratto di giungla rappresenta un’enorme sfida per l’amministrazione Biden, soprattutto in vista delle elezioni presidenziali del 2024.