Negli ultimi anni si è assistito ad una grande evoluzione nella percezione del corpo, con personaggi famosi e influencer in prima linea nel rompere gli stereotipi legati alla fatphobia (paura del grasso), impegnati a promuovere una maggiore accettazione della diversità dei corpi, indipendentemente dalle norme imposte dalla società. Da Instagram a TikTok centinaia di migliaia di account per dire che grasso è bello, e milioni di voci giubilanti al seguito con la bandiera, anzi, l’hashtag della Body Positivity diventata tra le più usate e abusate del decennio.
Nel frattempo Ashley Graham e Tess Holiday facevano da apripista sulle passerelle con ovazioni mondiali. In Italia una copertina di Vanity Fair che ritraeva l’attrice Vanessa Incontrada in carne completamente nuda lanciava: dobbiamo capire e celebrare un nuovo e sereno rapporto con il corpo, soprattutto femminile. Fu l’immagine emblema di bellezza inclusiva al riparo da ogni forma di bullismo e violenza.
Poi, parallelamente, si è sviluppato il body neutral approach che professa: non importa se pensi che il tuo corpo sia bello o meno, perché l’aspetto è irrilevante rispetto al tuo valore, alla tua felicità e al tuo appagamento personale.
Però, all’improvviso, Lizzo, rapper extralarge, ha annunciato di aver perso oltre 30 chili per seguire una vita più sana, e l’attrice australiana Rebel Wilson ne ha persi 40 in seguito ad una dieta pre-gravidanza. Nel frattempo il New York Times riporta storie di follower di influencer amanti del genere “no alla fatphobia” delusi/e e in stato confusionale perché le loro beniamine sono apparse dimagrite, e invece dei rotolini di grasso in bella vista ora mostrano visi scavati con zigomi ossuti. Tianna James – riporta il NYT – amava guardare le fotografie che Dronme Davis pubblicava su Instagram, una modella plus-size, che postava immagini delle sue campagne pubblicitarie insieme a selfie delle smagliature con didascalie come “domenica da pancia grassa e tette cadenti”. Fino a quando Davis ha perso peso senza fornire spiegazioni ai follower, lasciando Tianna confusa e in cerca di risposte. È l’inizio dell’addio ai traguardi raggiunti finalmente dalle modelle curvy?
Come colpo di grazia, poche ore fa, è arrivata la notizia che Oprah Winfrey – superstar della TV tra le maggiori sostenitrici della body positivity – si è dimessa da Weight Watchers dopo aver ammesso l’utilizzo del farmaco Ozempic per perdere peso. Ozempic cura chi è affetto dal diabete di tipo 2, ma dal 2018, data di immissione sul mercato, è considerato anche farmaco dimagrante di nuova generazione. Secondo uno studio pubblicato su “Diabetes, Obesity and Metabolism”, il farmaco ridurrebbe le calorie giornaliere di circa un quarto, più di una normale dieta ipocalorica. Approvato anche in Europa, la corsa al medicinale è stata tra le più ardite: a dicembre del 2023 è scattato addirittura l’allarme per la fine delle scorte del suo principio attivo, il semaglutide.
Il sentimento è misto, tra la sensazione di tradimento, il desiderio impellente di spiegazioni e chi ricorda che l’Ozempic è costosissimo. Molte assicurazioni mediche coprono la spesa del farmaco, ma solo per pazienti affetti da diabete e patologie ad esso legate. Per chi non può permettersi polizze mediche e volesse ricorrere all’uso di Ozempic per perdere peso, la dose singola (quella minima mensile) costa 935 dollari. Ora, sottolineare che sia un medicinale per soli ricchi, ci appare lecito.
Al marasma social di celebrity e gruppi in carne di incavolati al seguito, rispondono le voci dei medici. Il fronte si divide tra coloro che tranquillizzano: essere grassi non significa avere patologie conseguenti – si può essere tondi facendo attività fisica e conducendo una vita salutare – e coloro – sempre i medici – autoritari senza appello, per cui c’è sempre bisogno di perdere il chiletto di troppo. A parte l’atteggiamento che spazia dal paternalistico al grassofobico di questa ultima classe di pensiero, di fatto, ad una certa età il binonimio peso-salute deve essere preso in considerazione. L’eccessivo accumulo di tessuto adiposo nel corpo può causare malattie cardiovascolari, articolari, disturbi metabolici e sì, il diabete. Allora la domanda è: possiamo ignorare le conseguenze del peso sulla salute per sostenere la body positivity? Intanto – visto il costo di Ozempic- una cosa sembra certa: a rimanere grassi saranno i poveri.