Una donna, che ha pronunciato silenziosamente mimando con le labbra “help me!”, “aiutatemi”, sporgendosi dal finestrino di un’auto, è stata salvata dal suo aggressore e portata via dai poliziotti a Las Vegas, in Nevada.
La giovane, di cui non è stata rivelata l’identità, era seduta sul sedile posteriore di un suv quando ha cercato di intercettare lo sguardo di due agenti impegnati a dirigere il traffico vicino a un semaforo, nei pressi di Washington Avenue e Pecos Road. Captando il segnale, avrebbero tentare di fermare il ragazzo alla guida, Nathaniel Foutch-Pratt, 28 anni.
Secondo quanto riferito dalla polizia, il conducente avrebbe eluso l’alt impostogli e proseguito la sua corsa ad alta velocità contromano, schiantandosi contro un altro veicolo che sopraggiungeva dall’altra parte della strada. Foutch-Pratt avrebbe poi ignorato le disposizioni degli agenti di abbandonare il mezzo e cercato di strangolare la donna con una cinghia dopo aver gridato: “deve morire stanotte”.
L’uomo dopo una breve colluttazione è stato arrestato e condotto nel carcere della contea di Clark; potrà uscire solo con una cauzione fissata in 50mila dollari e dovrà presentarsi in tribunale il 12 marzo. Oltre al tentato omicidio è accusato di altri sette capi d’accusa, fra cui rapimento, aggressione, coercizione e violenza domestica.
Successivamente al fermo, la polizia ha riferito che Foutch-Pratt e la donna, che era la sua fidanzata, erano stati coinvolti in un altro incidente all’hotel Stratosphere, sempre a Las Vegas, dove l’uomo aveva avuto un “apparente” episodio di paranoia.
Negli ultimi mesi, diverse donne sono riuscite a sfuggire ai loro assalitori grazie alla formula “help me”, pronunciata impercettibilmente davanti a forze dell’ordine o telecamere di sicurezza.