L’amministrazione Biden ha concesso a Israele tempo fino a metà marzo per firmare una lettera con la quale, lo stato guidato da Benjamin Netanyahu, si impegna a rispettare il diritto internazionale mentre utilizza armi statunitensi, consentendo al contempo gli aiuti umanitari a Gaza.

L’iniziativa è stata promossa dopo che alcuni senatori democratici avevano espresso la loro preoccupazione circa la campagna militare israeliana. Se le garanzie non verranno fornite entro la scadenza indicata, i trasferimenti di armi americane nel Paese verranno sospesi. Il documento sulla sicurezza nazionale promosso dagli USA, dunque, afferma che, prima di utilizzare l’arsenale fornito dalla nazione, lo Stato beneficiario dovrà assicurare per iscritto che impiegherà tali armi in conformità con il diritto umanitario internazionale, facilitando e non limitando in alcun modo gli sforzi sostenuti dal governo degli Stati Uniti per fornire assistenza umanitaria.
Una volta firmato, il documento sarà certificato dal Segretario di Stato americano, Tony Blinken. La nota, inoltre, spedita a tutti i paesi ai quali gli USA hanno fornito armi, richiede un resoconto annuale da inviare al Congresso, in modo tale che quest’ultimo potrà verificare se il diritto internazionale verrà effettivamente rispettato.
Come rivelato da Axios, uno dei principali sostenitori dell’iniziativa in questione, è stato certamente il senatore democratico Chirs Van Hollen, che ha lavorato a lungo con il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, e con altri funzionari di Washington DC per redigere il memorandum, tenuto segreto fino all’inizio di febbraio. “Lo abbiamo fatto- ha spiegato Van Hollen- per assicurarci che l’assistenza alla sicurezza da parte degli Stati Uniti sia in linea sia con i nostri valori e con i nostri interessi”.
Martedì, dunque, i funzionari statunitensi, sia a Washington che a Tel Aviv, hanno informato ufficialmente i loro colleghi israeliani della nuova politica adottata dal Paese, consegnando loro la bozza della lettera che dovranno firmare per continuare ad usufruire delle armi americane. Stando a quanto riportato da Axios, Israele avrà tempo fino a metà marzo per accettare la proposta dell’amministrazione Biden.

Al momento, tutto lascia presagire che Netanyahu non si opporrà alle condizioni dettate dagli americani. Un portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca ha infatti rivelato: “Israele prevede di essere in grado di fornire le garanzie pertinenti. Il memorandum non impone nuovi standard per gli aiuti militari, ma fornisce invece una struttura trasparente e coerente per ottenere garanzie sul rispetto degli standard preesistenti”.
In ogni caso, ad oggi nessun membro del governo israeliano ha rilasciato alcun commento sulle nuove disposizioni promosse dagli USA.