Sono riprese ad Atlanta le udienze per determinare se Fani Willis, il District Attorney della contea di Fulton, in Georgia, che ha rinviato a giudizio Donald Trump e altre 18 persone per i tentativi di sovvertire il risultato elettorale delle elezioni presidenziali del 2020, potrà continuare ad essere il pubblico ministero di questa sensazionale vicenda o se, invece, dovrà passare la mano e lasciare che il governatore nomini un procuratore che la sostituisca.
Ma addirittura gli avvocati di Trump e degli altri imputati chiedono che la loro incriminazione venga annullata. Nel pomeriggio è tornato sul banco dei testimoni l’ex socio ed ex avvocato divorzista di Nathan Wade, Terrence Bradley, per rispondere ad altre domande. Nella sua testimonianza resa la scorsa settimana Bradley aveva ripetutamente detto agli avvocati della difesa che il privilegio avvocato-cliente gli impediva di rispondere alle loro domande su quando è iniziata la relazione romantica tra Willis e Wade.
Dopo un incontro a porte chiuse con il giudice Scott McAfee il magistrato ha stabilito che almeno alcune delle informazioni di Bradley non erano in realtà protette dal privilegio. Bradley ha risposto alle domande rancorose degli avvocati, ma alla fine del lungo interrogatorio condotto da numerosi avvocati degli imputati che volevano sapere da lui se fosse a conoscenza della relazione tra Fani Willis e Nathan Wade e, soprattutto quando questa relazione era cominciata, ha detto che non aveva nessuna conoscenza diretta della relazione.
Una risposta che ha gelato gli avvocati degli imputati considerando che Bradley avrebbe dovuto essere il “supertestimone” per la loro difesa. L’indagine di Fani Willis è iniziata nel 2021, poco dopo che il Washington Post aveva rivelato che Trump aveva telefonato al massimo funzionario elettorale dello stato e gli aveva fatto pressioni affinché “trovasse 11.780 voti” per ribaltare la sua sconfitta. La lunga inchiesta è culminata nell’agosto 2023 con il rinvio a giudizio formalizzato con 41 capi d’accusa contro Trump e altri 18.
Dopo le incriminazioni Fani Willis è stata accusata dagli avvocati di alcuni degli imputati di avere un conflitto di interessi con il suo partner, o ex partner, Nathan Wade, fresco di divorzio, assunto nel team degli investigatori che per sdebitarsi avrebbe “condiviso con lei il suo stipendio”, come sostiene uno dei coimputati di Trump, Michael Roman, che l’ha anche accusata di aver viaggiato con l’amante “a spese dei contribuenti” e di aver inquinato il procedimento. I due negano ripetendo che fu il cuore e non il portafoglio a creare le circostanze. Trump ha a lungo presentato l’incriminazione in Georgia come un tentativo politicamente motivato per cercare di impedirgli di tornare alla Casa Bianca.

Ha evidenziato le accuse contro Willis come prova di una condotta non etica da parte di coloro che lo perseguivano. I suoi avvocati cercano di ritardare i numerosi procedimenti giudiziari che deve affrontare. Se dovesse vincere le elezioni di novembre, potrebbe ordinare la sospensione di due procedimenti giudiziari federali – o eventualmente graziarsi per eventuali condanne federali – oltre a sostenere che come presidente sarebbe protetto dai procedimenti giudiziari statali come questo in Georgia. Ora sta al giudice della contea di Fulton, Scott McAfee, che presiede queste udienze, che dovrà stabilire se Fani Willis abbia violato le norme etiche, e se e quando il procedimento giudiziario contro Trump inizierà.
Una decisione che potrebbe influenzare non solo il procedimento contro Trump, ma che potrebbe avere ripercussioni alle elezioni presidenziali di novembre. La questione è se Willis debba essere costretta a dimettersi dal caso a causa della relazione romantica che ha ammesso di avere con Wade e nel tentativo di nasconderla avrebbe dichiarato il falso durante il suo interrogatorio. Nella testimonianza durante le udienze televisive del 15 e 16 febbraio, Willis e Wade hanno negato qualsiasi illecito che porterebbe alla loro squalifica. Gli avvocati della difesa hanno ribattuto che i due mentivano e che la loro relazione era iniziata prima che Willis assumesse Wade, il che, secondo loro, creerebbe un conflitto di interessi che contaminerebbe irrevocabilmente l’intero caso.
In una delle ultime dichiarazioni in tribunale, l’avvocato difensore di Trump, Steven Sadow, ha affermato che i tabulati dei cellulari mostrano Wade nell’appartamento di Willis 35 volte dal 1 aprile al 30 novembre 2021, di cui due volte a tarda notte. Ex procuratore federale e della contea di Fulton, McAfee è stato nominato magistrato della Corte Superiore nel febbraio 2023 dal governatore repubblicano Brian Kemp. È stato selezionato casualmente per presiedere il caso elettorale.
Lo stesso McAfee ha affermato durante le udienze che esiste un limite molto alto per la squalifica di Willis spiegando che la difesa deve dimostrare che i due non solo hanno avuto una relazione, ma che hanno indagato e poi perseguito Trump e gli altri in modo da poter trarre un vantaggio finanziario dal caso. Molto probabilmente il verdetto ci sarà venerdì. Le accuse, secondo quanto scrive il Washington Post, sono state sollevate da Mike Roman, uno stretto “operativo” dei fratelli Koch che nel 2016, durante la campagna elettorale di Trump, era stato “prestato” all’allora candidato repubblicano. Agiva un po’ come Howard Hunt, ai tempi di Richard Nixon, al quale venivano affidati gli incarichi “sporchi” per conto della Casa Bianca.
A lui era stato affidato l’incarico di trovare i grandi elettori falsi in Georgia che avrebbero dovuto bloccare la certificazione elettorale delle elezioni vinte da Biden. Roman è uno dei 19 imputati ed è lui che ha scoperto la love story tra Fani Willis e Nathan Wade. Gli avvocati di Trump sperano che la love story scoperta da Roman riesca in qualche modo a rallentare il procedimento penale. Le udienze non hanno nulla a che vedere con il caso giudiziario di Trump, ma potrebbero costringere il procuratore distrettuale a passare l’inchiesta a qualche altra procura della Georgia e quindi ritardare il processo.