Si è aperto oggi a San Paolo in Brasile l’incontro dei ministri delle Finanze e dei governatori delle Banche Centrali del G20 che fino al 29 febbraio si confronteranno sulle principali sfide globali all’economia, appena ripresasi da una pandemia e già sotto il fuoco di guerre sempre più minacciose per la stabilità mondiale.
La segretaria al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, ha voluto illustrare in una conferenza stampa le priorità che il suo Paese perseguirà, nei giorni brasiliani, con gli alleati.
Per Yellen l’economia occupa il primo posto nella scala delle sue priorità, soprattutto dopo che ”la crescita globale si è dimostrata resiliente e più forte del previsto”, nonostante il Fondo Monetario Internazionale e altri istituti avessero previsto un rallentamento generalizzato. Invece, la crescita globale è stata del 3,1% e l’inflazione dovrebbe diminuire in circa l’80% delle economie. La segretaria al Tesoro ha sottolineato la forza dell’economia statunitense come “fattore chiave” della crescita globale e non ha mancato di sottolineare le politiche messe in atto dall’amministrazione Biden a partire dall’American Rescue Plan fino agli “investimenti storici in infrastrutture, energia pulita e produzione”. Yellen è stata molto chiara sul contributo del suo Paese. “Se nel 2023 fosse scoppiata una recessione negli Stati Uniti, come molti avevano previsto, la crescita globale sarebbe stata mandata fuori strada”, ribadendo che “ il percorso americano verso un atterraggio morbido ha sostenuto la crescita globale”.
Press Conference | Secretary of the Treasury Janet L. Yellen in São Paulo, Brazil https://t.co/AiBiGbYXBz
— Secretary Janet Yellen (@SecYellen) February 27, 2024
Altro tema nell’agenda della segretaria al Tesoro è stato ribadire che “una forte leadership statunitense porta benefici sia agli americani che al mondo”. Con determinazione Yellen ha ricordato anche ai politici di casa propria, più propensi all’isolazionismo, che “l’America è più forte quando dialoga con il mondo” e che “l’azione multilaterale promuove la sicurezza economica e la prosperità degli Stati Uniti”. È questa visione che spiega le tre aree di lavoro di cui Yellen si farà portavoce nella settimana brasiliana: il legame con i mercati emergenti “per creare catene di approvvigionamento resilienti” e promuovere “una crescita economica sostenibile e di alta qualità”, in cui gli USA hanno già investito 30 miliardi e chiedono agli alleati del G7 di mobilitarne altri 600 in 5 anni per le infrastrutture. Altra area sarà quella della lotta alla disuguaglianza e alla povertà e l’impegno degli Stati Uniti è di sostenere la proposta del Brasile di un forum con i Paesi africani sul debito e la finanza climatica. Anche la Global minimum tax sarà oggetto dei lavori, con gli Usa che insistono sull’attuazione giuridica dell’aliquota minima del 15% sugli utili delle multinazionali, approvata da 145 Paesi: “un esempio di collaborazione multilaterale”.
Ultimo punto nell’agenda di Yellen sono i conflitti in corso e in particolare la guerra tra Ucraina e Russia e quella tra Israele e Hamas. A proposito delle risposte internazionali all’assalto russo, la segretario al Tesoro ha sottolineato l’importanza della coalizione globale che ha risposto all’aggressione fornendo assistenza militare umanitaria ed economica, ma ora “è necessario e urgente” trovare il modo di sbloccare gli asset russi congelati dopo l’invasione, pari a un valore di circa 285 miliardi di dollari, e usarli per “sostenere la resistenza ucraina e la ricostruzione nel lungo periodo”. Sul Medio Oriente Yellen ha apprezzato la decisione di Israele di riprendere il trasferimento delle entrate fiscali all’Autorità Palestinese per finanziare i servizi di base e sostenere l’economia della Cisgiordania. “Deve continuare”, ha ribadito la segretaria al Tesoro, chiedendo anche “il ripristino dei permessi di lavoro per i palestinesi e la riduzione delle barriere al commercio all’interno della Cisgiordania”, senza dimenticare l’assistenza alimentare per Gaza.