La presidente del Comitato nazionale repubblicano Ronna McDaniel ha annunciato ufficialmente le sue dimissioni a partire dal mese prossimo.
McDaniel, che è stata la principale responsabile della cura del brand e delle strategie comunicative del GOP negli ultimi sette anni, ha dichiarato al New York Times che la decisione sarà effettiva dal prossimo 8 marzo.
“Tra i risultati di cui vado più fiera ci sono il licenziamento di Nancy Pelosi, la vittoria del voto popolare nel 2022, la creazione di un Dipartimento per l’integrità elettorale, la creazione del primo programma di contributi di base per piccoli importi del comitato, il rafforzamento dei partiti statali attraverso il programma Growing Republican Organizations to Win, l’espansione del partito attraverso il coinvolgimento delle minoranze nei centri di aggregazione e il lancio di Bank Your Vote per far sì che i repubblicani si impegnino a votare in anticipo”, ha dichiarato McDaniel.
L’uscita di scena di McDaniel fa seguito ad alcune indiscrezioni secondo cui il pressoché certo candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump, avrebbe esercitato pressioni per farla dimettere. La funzionaria GOP è finita nel mirino del magnate newyorkese per gli scarsi successi elettorali e anche per una parentela ‘scomoda’ con l’ex candidato repubblicano Mitt Romney (di cui è nipote), che si è espresso più volte duramente verso Trump.
Al suo posto dovrebbe arrivare ora un binomio composto da Michael Whatley, attuale presidente del Partito Repubblicano della Carolina del Nord e trumpiano della prima ora, e Lara Trump, moglie del figlio Eric Trump, come co-presidente del partito.
“Ho deciso di farmi da parte durante lo Spring Training dell’8 marzo a Houston per consentire ai nostri candidati di scegliere un presidente di loro scelta”. “La RNC è storicamente soggetta a cambiamenti una volta che abbiamo un candidato e la mia intenzione è sempre stata quella di onorare questa tradizione”, ha dichiarato McDaniel.