La cittadina di Eagle Pass in Texas si trova al centro di una grave crisi migratoria e i primi soccorritori del luogo si dichiarano sopraffatti e traumatizzati da quanto sono costretti a sostenere.
Spesso infatti devono affrontare salvataggi complessi: intere famiglie rischiano di annegare nel tentativo di attraversare il Rio Grande e hanno inoltre il triste compito di recuperare i cadaveri che sovente coinvolgono bambini.
La tensione emotiva è talmente aumentata tanto da indurre i funzionari della città a chiedere una sovvenzione statale che aiuti la salute mentale del personale che opera “in prima linea”.
Il responsabile dei vigili del fuoco della città, Manuel Mello, ha dichiarato di non essersi mai trovato in una situazione del genere: “È una crisi senza precedenti”.
Secondo i racconti dei pompieri, le prime richieste di aiuto arrivano prima ancora che sia iniziato il loro turno di lavoro e spesso gli interventi complessi costringono gli operatori a rimanere anche cinque ore in acqua. Dopo che in estate il limite dei richiedenti asilo è decaduto le chiamate che ricevevano, mediamente 30, sono raddoppiate.
Il governatore del Texas, Greg Abbott, nel tentativo di contenere il flusso migratorio ha annunciato, nei giorni scorsi, che a Eagle Pass saranno dispiegati 1800 agenti della Guardia Nazionale del Texas. Nell’area di Rio Grande, quella maggiormente interessata dal fenomeno migratorio, erano già stati disposte in passato boe nel fiume e filo spinato per disincentivare gli attraversamenti, senza ottenere risultati.
Spesso i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per curare le lacerazioni e le ferite delle persone che cercavano di strisciare sotto le reti metalliche. La situazione risulta drammatica anche negli ospedali, dove i pazienti devono attendere delle ore per essere visitati e nei rifugi improvvisati dove i migranti intercettati devono attendere giorni prima di essere rimpatriati.
David Black, uno psicologo che ha collaborato per oltre 20 anni con le forze dell’ordine in California, ha raccontato che l’evento più traumatico a cui un primo soccorritore può essere sottoposto è la morte di un bambino.
“Senza un supporto appropriato, lo stress può consumare, ha aggiunto Black, “Se hai figli, questo può davvero avere un impatto rilevante sul modo in cui guardi alla tua famiglia”.