Bambine influencer aiutate dalle mamme. Il New York Times pubblica un’inchiesta sul fenomeno degli account Instagram di bambine, profili gestiti dalle mamme. Molti di questi sono concepiti con il preciso scopo di voler lanciare le piccole nella carriera di modelle e, ovviamente, farci soldi.
Alcuni genitori, infatti, sono impegnati nella vendita di foto, di sessioni di chat esclusive con le figlie e persino della vendita di body e abiti da cheerleader indossati dalle ragazzine destinati a follower per lo più sconosciuti. I clienti più affezionati spendono migliaia di dollari per alimentare queste interazioni, alcuni account infatti fanno pagare abbonamenti mensili per accedere alle immagini con introiti fino a sei cifre.
Il quotidiano scrive: “Quello che spesso inizia come un tentativo dei genitori di far decollare la carriera di modella di una bambina o di essere scelti da marchi di abbigliamento per sponsorizzazioni, può rapidamente condurre ad un mondo oscuro dominato da uomini adulti, molti dei quali ammettono apertamente, sui loro stessi profili, di essere sessualmente attratti dai bambini”.
“Con il senno di poi e con la conoscenza che ho ora, se potessi tornare indietro sicuramente non lo farei”, ha detto un genitore. “Ho stupidamente e in modo ingenuo dato da mangiare a un branco di mostri, e il rimpianto è enorme”.
Uno studio interno di Meta – la società madre di Facebook ed Instagram, gestita da Mark Zuckerberg – ha rilevato che quotidianamente 500.000 account Instagram di bambini avevano interazioni “inappropriate”. Documenti ora depositati in tribunale. Meta non ha agito nemmeno dopo aver ricevuto molteplici segnalazioni da parte dei genitori riguardo comportamenti che destavano dubbi. Invece, l’azienda a volte limitava gli stessi nel tentativo di bloccare molti follower.
Ex dipendenti di Meta hanno detto che nonostante la società sapesse da anni di certe questioni è stata sopraffatta dal problema. Un portavoce ha contestato l’idea che gli sforzi di sicurezza dell’azienda fossero sottofinanziati, affermando che ad occuparsi della questione sono stati impiegati 40.000 dipendenti. Ha anche affermato che ogni anno e più di qualsiasi altra società, Meta è stata quella ad aver segnalato alle autorità immagini sospette di abusi sui minori.
“La Bibbia dice: ‘Le ricchezze dei malvagi sono messe da parte per i giusti'”, ha affermato il proprietario di una piccola azienda di abbigliamento che espone piccole influencer nella sua rivendita online. “Quindi a volte devi usare le cose di questo mondo per arrivare dove devi essere, purché non faccia del male a nessuno”.