Ieri sera, 22 febbraio, l’FBI ha arrestato di nuovo Alexander Smirnov, 43 anni, l’ex informatore accusato di aver mentito sugli affari esteri di Joe e Hunter Biden che ha ammesso di essere stato manipolato dalle spie russe. All’inizio, il giudice Daniel Albregts gli aveva permesso la libertà vigilata martedì quando era stata diffusa la notizia, nell’attesa che il processo cominci, ma è stato nuovamente fermato mentre si stava recando in ufficio dai suoi avvocati a Las Vegas, in Nevada.
Il procuratore David Weiss, che sta seguendo il caso in California, dove è stato depositato in origine, ha spinto il giudice Albregts a riconsiderare la sua decisione sottolineando l’inaffidabilità di Smirnov. E così è successo. Gli avvocati dell’ex informatore dell’FBI, David Chesnoff e Richard Schonfeld, contrariati, hanno proposto di organizzare subito un’altra udienza per chiederne il rilascio immediato. Hanno contestato che questo secondo mandato di arresto presenta le stesse accuse del primo, cioè “false dichiarazioni e produzione di documenti contraffatti”, e che quindi era già stata fatta una scelta.
L’inchiesta, cominciata sotto l’amministrazione Trump e proseguita sotto quella di Biden, vede Smirnov incriminato per aver inventato il piano che legava il presidente americano e suo figlio Hunter a una storia di corruzione con la società energetica ucraina Burisma. Secondo le accuse, il 43enne, che è stato informatore FBI per più di dieci anni, aveva cercato di abbinadolare l’agenzia federale sostenenedo che nel 2016 i dirigenti dell’azienda ucraina avessero detto di aver assunto Hunter Biden per “proteggerci, attraverso suo padre, da ogni tipo di problema” e che avessero dato 5 milioni di dollari ciascuno. A lungo, Trump e i repubblicani ci hanno marciato sopra e il risultato è l’impeachment per l’attuale presidente approvato dalla Camera a dicembre 2023.
Per il momento, Smirnov non ha risposto alle accuse, ma i suoi avvocati sostengono che sia innocente. Si trova sotto la custodia degli U.S. Marshals, il servizio di polizia federale che dipende dal Dipartimento di Giustizia, in Nevada.