Dopo aver percorso un viaggio di più di un milione di chilometri, il lander privato della società aerospaziale Intuitive Machines, Nova-C Odysseus, partito lo scorso 15 febbraio, dovrebbe allunare oggi. Se tutto va bene, il “touch down” che può essere seguito sul sito della NASA avverrà vicino a un cratere noto come Malapert A, a 300 chilometri dal Polo Sud della Luna, alle 5:30pm ora di New York, le 23:30 in Italia. Sarà il primo allunaggio fatto con mezzi statunitensi dopo la storica missione Apollo 17 del 1972. Finora, solo USA, Russia, Cina, India e Giappone sono riusciti a effettuare un atterraggio morbido sul nostro satellite.
“Odysseus ha completato l’accensione programmata del motore principale della durata di 408 secondi per l’inserimento nell’orbita lunare ed è attualmente un’orbita lunare circolare di 92 chilometri”, scrive l’azienda texana Intuitive Machines in un post su X.
Il veicolo spaziale trasporta sei carichi della NASA, progettati per studiare l’ambiente lunare e testare nuove tecnologie, e altri sei forniti da clienti commerciali, incluse le sculture in miniatura dell’artista Jeff Koons.
La Nasa, principale collaboratrice del lancio nell’ambito di programma più vasto, il “Commercial Lunar Payload Services”, che prevede altre missioni Artemis, ha confermato che tutto procede per il meglio. Finora infatti tutte le strumentazioni funzionano perfettamente e le comunicazioni in tempo reale con la Terra (tramite il Deep Space Network) trasmetteranno con precisione quando il lander atterrerà sulla Luna, suggellando il momento tanto atteso da scienziati e appassionati. L’obiettivo della missione è quello di raccogliere quanti più dati possibili grazie a una serie di piccole telecamere che cattureranno le immagini degli effetti causati dal potente getto del motore sulla superficie lunare. Attraverso questi scatti si potranno realizzare dei veri e propri campioni ricostruiti in 3D della polvere: questi serviranno alle future missioni per conoscere meglio la particolare struttura della superficie del nostro satellite, così da ottimizzare le prossime tecniche di atterraggio.