L’amministrazione di Joe Biden ha annunciato mercoledì la cancellazione di 1,2 miliardi di dollari di debiti studenteschi, una misura che riguarderà circa 153.000 persone che hanno contratto finanziamenti relativamente modesti e che ne hanno rimborsato già una parte negli ultimi dieci anni o più.
Nello specifico, saranno interessate dal condono le persone iscritte al piano di rimborso SAVE (Saving on a Valuable Education) dell’amministrazione che “hanno pagato per almeno 10 anni e hanno originariamente ottenuto in prestito 12.000 dollari o meno per l’università”, si legge in una scheda informativa della Casa Bianca.
Inaugurato nell’estate 2023, il piano SAVE calcola i versamenti in base al proprio reddito e alle dimensioni della famiglia – e non già al saldo complessivo del prestito -, condonando il saldo residuo dopo un certo numero di anni. In sostanza, per ogni 1.000 dollari presi in prestito oltre i 12.000 dollari, il mutuatario può ricevere il condono dopo un ulteriore anno di pagamenti.
Finora in totale l’Amministrazione ha approvato quasi 138 miliardi di dollari di cancellazione del debito studentesco per 3,9 milioni di americani attraverso più di venti azioni esecutive.
Si tratta comunque di una piccola percentuale rispetto ai 40 milioni di americani che speravano di vedersi annullati i debiti accumulati con le banche per pagarsi gli studi universitari. Biden ci aveva provato, ma è stato bloccato dai repubblicani che si sono opposti con veemenza al condono, sostenendo che punisce gli americani che non hanno frequentato il college.
“Stiamo dando ossigeno reale e immediato rispetto a una realtà inaccettabile in cui i pagamenti dei prestiti studenteschi competono con le necessità di base, come mettere il cibo in tavola e accedere all’assistenza sanitaria”, ha commentato martedì il segretario all’Istruzione Miguel Cardona ai giornalisti.