L’amministrazione Biden ha annunciato oggi un finanziamento di 5,8 miliardi di dollari per riparare l’infrastruttura idrica negli Stati Uniti e risolvere problemi che minacciano la salute di milioni di cittadini.
Le sovvenzioni saranno destinate a progetti in tutti e 50 gli Stati e serviranno a migliorare le reti idriche americane. L’investimento si preannuncia come il più grande mai realizzato “per l’acqua pulita” della storia USA.
La vicepresidente Kamala Harris e l’amministratore di Environmental Protection Agency, Michael Regan, sveleranno ufficialmente in un incontro a Pittsburgh gli sforzi del governo per garantire un sistema di acqua potabile più sicuro e un’infrastruttura per le acque reflue più affidabile.
I progetti in corso come l’eliminazione delle tubature in piombo a Pittsburgh – dove per anni i livelli di materiale chimico nell’acqua hanno superato la soglia consentita – sono tra quelli finanziati attraverso una legislazione bipartisan del 2021, che ha stanziato 50 miliardi di dollari per migliorare le condizioni idriche negli USA.
“Sia io che il presidente Biden crediamo che ogni persona nel nostro paese debba avere diritto all’acqua pulita, indipendentemente da dove vive o da quanti soldi guadagna”, ha dichiarato Harris in un comunicato stampa dell’EPA. “Con questo investimento, continuiamo il nostro lavoro urgente per rimuovere tutti i tubi di piombo e garantire che ogni americano abbia accesso ad acqua potabile sicura e affidabile”.
Il governo federale tuttavia non sceglierà i progetti finanziati da questo investimento, ma incanalerà i fondi agli Stati e alle riserve delle nazioni indigene perché siano loro ad amministrarli.
Gli Stati Uniti hanno un vasto sistema idrico; milioni di tubi sotterranei trasportano acqua potabile e più di 16.000 impianti gestiscono le acque reflue. Tuttavia, secondo l’American Society of Civil Engineers, non ancora tutti gli americani hanno accesso ad acqua ragionevolmente sicura.
ASCE, nel 2021, ha assegnato alle infrastrutture idriche un rating C-. Secondo EPA il degrado riscontrato alle tubature sarebbe da attribuire a una mancanza di investimenti, oltre alle condizioni climatiche che avrebbero contribuito a un deterioramento con infiltrazioni di acqua salata e un aumento di sedimenti e inquinanti.
I governi locali non possono intervenire sugli impianti e quando lo hanno fatto come accaduto a Flint, in Michigan, nel 2016, i ricercatori hanno scoperto che i residenti avevano alti livelli di piombo nel sangue a causa di tubi corrosi da una nuova fonte di acqua utilizzata.
Un sondaggio dell’organizzazione no-profit National Resources Defense Council, ha rilevato che oltre ai cittadini di Flint, a essere interessato dalla contaminazione da piombo tra il 2018 e il 2020, era stato anche il 56% della popolazione statunitense.
Seppure i tubi di piombo siano stati vietati negli Stati Uniti dagli anni ’80, l’EPA ha stimato che ve ne siano ancora 9,2 milioni e che quasi mezzo milione di bambini rischi una contaminazione attraverso le scuole e le strutture per l’infanzia. Nel 2021, l’amministrazione Biden aveva previsto di sostituire tutte le principali infrastrutture idriche entro 10 anni.
Oltre al piombo secondo quanto riportato da uno studio del 2023 di US Geological Survey – un’agenzia scientifica governativa – quasi metà dell’acqua potabile in America sarebbe contaminata anche da un gruppo di sostanze perfluoroalchiliche PFAS, che possono avere gravi effetti sulla salute umana.