All’età di 83 anni si è spenta oggi a Roma Ira Fürstenberg. Nata nella Capitale il 17 aprile 1940, figlia del principe Tassilo Fürstenberg e di Clara Agnelli (sorella maggiore di Gianni, Umberto e Susanna) è stata una delle indiscutibili icone sexy degli anni ’60, ma anche un’ereditiera e una donna eclettica dal grande talento creativo. Principessa e attrice, modella e designer di gioielli (con i suoi onirici e lussureggianti “Objets Uniques” realizzati in malachite, corallo, porfido, cristallo di rocca) ha lasciato un ricordo indelebile come protagonista del jet-set internazionale e delle cronache rosa, nonché di artista.
La sua carriera come attrice nel cinema ebbe inizio con l’interpretazione della dottoressa Olivieri nella commedia Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue del 1967, diretto da Luciano Salce e interpretato da Alberto Sordi, pellicola che viene ricordata come il suo più grande successo di attrice del cinema.
Da quel momento divenne molto richiesta e tra gli anni ’60 e ’70 recitò in una trentina di film accanto a registi come Alberto Lattuada, Mauro Bolognini e il maestro dell’horror Lamberto Bava. Ormai nota e apprezzata a livello nazionale e internazionale, nel 1970 presentò il Festival di Sanremo a fianco di Nuccio Costa e Enrico Maria Salerno.

Ira aveva trascorso l’infanzia tra la Svizzera, i collegi britannici, Cortina, Salisburgo e Forte dei Marmi e frequentava i salotti più in voga dell’epoca. Già a 14 anni era indossatrice per lo stilista Emilio Pucci e a soli 15 anni – nel 1955 – era convolata a nozze con il principe spagnolo Alfonso di zu Hohenlohe-Langenburg; matrimonio che fece scandalo per la giovane età della sposa, ma che fu celebrato con dispensa papale e 400 invitati a Venezia.
Nozze, del resto, utili a ricostituire la fortuna del principe. Da lui, la giovanissima Ira ebbe i figli Christoph (1956-2006) e Hubertus (1959). Ma il matrimonio finì quando incontrò il playboy Francesco “Baby” Pignatari. I due fuggirono insieme e si sposarono nel 1961 in Nevada per divorziare tre anni dopo a Las Vegas. Così all’età di 25 anni la giovane ereditiera Fiat aveva già una carriera da attrice e due divorzi alle spalle.
Nel 1968 rifiutò di recitare in Barbarella, il film di Roger Vadim che rese celebre Jane Fonda, e rifiutò anche un ruolo per un film erotico di Tinto Brass.
Alla fine degli anni Sessanta, lavorava come modella con i grandi fotografi Helmut Newton e Cecil Beaton. Nel 1974 interpretò la giornalista Camilla Caderna nel suo ultimo film: Processo per direttissima sul caso Pinelli diretto da Lucio de Caro.
La vita di Ira è stata costellata di successi ma anche di gravi lutti, come la morte del fratello, lo stilista Egon scomparso nel 2004, e quella del figlio Christoph “Kiko”, che perse la vita nel 2006 in un carcere di Bangkok dove era detenuto con l’accusa di aver falsificato il visto di soggiorno sul passaporto.