Due agenti di polizia e un paramedico dei vigili del fuoco sono stati uccisi a Burnsville, nel Minnesota, mentre intervenivano dopo essere stati chiamati per una crisi domestica. Quando sono arrivati all’indirizzo dell’emergenza, hanno trovato un uomo armato che si era barricato con i membri della sua famiglia. Non si sa cosa abbia spinto l’uomo ad agire in modo così disperato ma la situazione è degenerata in una sparatoria che ha causato la morte dei tre soccorritori. I funzionari della città di Burnsville hanno identificato le vittime come gli agenti Paul Elmstrand, Matthew Ruge e il paramedico dei vigili del fuoco Adam Finseth. Elmstrand che aveva solo 27 anni, era entrato a far parte del dipartimento di polizia di Burnsville nel 2017 ed era stato promosso nel 2019. Ruge, anche lui di 27 anni, si era arruolato nel 2020. Finseth aveva 40 anni e lavorava a Burnsville dal 2019.
L’uomo armato è stato successivamente dichiarato morto e i membri della famiglia sono stati evacuati senza riportare danni fisici. Durante l’incidente erano presenti sette bambini, di età compresa tra i 2 e i 15 anni, secondo quanto dichiarato da Drew Evans, sovrintendente del Minnesota Bureau of Crime Apprehension, in una conferenza stampa domenica pomeriggio. Secondo Evans, la polizia ha trascorso parecchio tempo cercando di negoziare con l’uomo per evitare il peggio ma ad un certo punto, “l’uomo ha aperto il fuoco sugli agenti”. Ha aggiunto che l’individuo aveva “diverse pistole e grandi quantità di munizioni”.
Il capo della polizia di Burnsville, Tanya Schwartz, ha definito eroi i soccorritori caduti. In una dichiarazione ufficiale, il governatore del Minnesota Tim Walz ha detto: “Non dobbiamo mai dare per scontato il coraggio e i sacrifici che i nostri primi soccorritori fanno ogni giorno. Oggi, le famiglie di questi dipendenti pubblici hanno ricevuto la chiamata che sapevano possibile ma speravano non sarebbe mai arrivata. Il mio cuore è con quelle famiglie in lutto. Questa è una tragica perdita per il nostro Stato”.