Un gruppo di camionisti statunitensi, sostenitori di Donald Trump, ha deciso di boicottare la città di New York, in segno di protesta contro la decisione del giudice Engoron. Quest’ultimo, infatti, la scorsa settimana ha imposto all’ex presidente di pagare una mega multa da 355 milioni di dollari, per le frodi contro il fisco e le banche. All’attuale candidato repubblicano, inoltre, sarà vietato di condurre affari nello stato di New York, per i prossimi tre anni.
La sentenza in questione, arrivata al termine di un processo lunghissimo, ha scatenato dunque l’indignazione di numerosissimi camionisti del Paese, che hanno deciso di schierarsi al fianco dell’ex inquilino della Casa Bianca. Al momento non è ancora chiaro quanti saranno i camionisti che parteciperanno al boicottaggio, ma tutto lascia presagire che l’iniziativa potrebbe avere un seguito importante.
Sulla piattaforma X, un autotrasportatore, firmatosi Chicago Ray, ha lanciato un appello ai propri colleghi, dichiarando: “Sono solo uno dei tanti milioni di camionisti che credono in Dio e amano questo Paese. Io sto con Trump perché Trump sta con me. Truckers for Trump non è solo uno slogan, è la realtà”.
Il post in questione, pubblicato subito dopo la decisione del giudice Engoron, è stato visualizzato da sei milioni di utenti, ricevendo circa sessantamila likes. “Sono stato alla radio a parlare con i colleghi per un’ora, chiacchierando con circa 10 autisti”, ha inoltre spiegato Ray, “non so quanti camionisti inizieranno a bloccare le consegne a New York, ma vi dirà una cosa: lo scopriremo presto. L’indagine contro Trump è pura interferenza elettorale”.

“Spero che tutti i camionisti si rifiutino di andare in città”, ha commentato successivamente un altro utente di X, “quando è troppo è troppo. Se noi patrioti restiamo uniti, faremo la differenza. Dobbiamo combattere coloro che vogliono distruggere il nostro Paese”. “Che onore avere così tanti patrioti dalla parte della libertà!”, ha invece dichiarato lo stesso Trump sui propri profili social, “L’ingiusta e pericolosa applicazione delle leggi da parte di Joe Biden rappresenta una seria minaccia per la democrazia”.
Chicago Ray ed i suoi colleghi autotrasportatori non sono certo gli unici che, in questi giorni, hanno deciso di schierarsi al fianco del candidato repubblicano. In settimana, infatti, Elena Cardone, moglie del ricchissimo imprenditore immobiliare Grant Cardone, ha deciso di lanciare una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe, con l’intento di aiutare Trump a pagare la maxi multa da 355 milioni di dollari. I due coniugi hanno infatti dichiarato che il 100% dei fondi sarà destinato alla Trump Organization.
“Sono fermamente al fianco del presidente Donald Trump-ha spiegato il noto imprenditore immobiliare- di fronte a quello che considero un trattamento ingiusto e senza precedenti da parte di alcuni elementi giudiziari di New York. Le recenti battaglie legali che deve affrontare non sono solo un attacco contro di lui, ma un attacco agli ideali stessi di equità e giustizia che ogni americano merita”.
Al momento, i coniugi Cardone hanno già raccolto una somma che si aggira intorni ai 310.000 dollari.