La residenza dell’ambasciatore russo a Washington DC potrebbe presto avere un nuovo indirizzo – la “Alexei Navalny Way”.
A proporre la ridenominazione della via in onore del più celebre dissidente anti-Putin – morto venerdì in circostanze misteriose mentre era detenuto in un carcere di massima sicurezza in Siberia – è stato un duo bipartisan del Senato composto da Dick Durbin (D-IL) e Bill Cassidy (R-LA).
“Tutto il mondo è scosso dalla notizia della morte di Alexei Navalny”, ha dichiarato Cassidy. “Rinominare la strada di fronte all’ambasciata russa ‘Navalny Way’ ricorderà la sua lotta per la libertà e la democrazia. Quando i russi visiteranno la capitale del nostro Paese, ricorderanno la sua inflessibile opposizione al controllo dittatoriale di Putin”.
“Oggi c’è ancora più sangue sulle mani di Putin con la tragica morte in carcere di Alexei Navalny, per il solo ‘crimine’ di volere una Russia libera. Putin ha cercato di mettere a tacere chiunque in Russia potesse dissentire dalla sua strategia, chiunque avesse l’audacia di suggerire che in quel Paese ci fosse democrazia o libertà. (…) La memoria di Alexei e i suoi sforzi per una Russia libera non saranno mai dimenticati”, ha dichiarato Durbin.
Nel 2021 il presidente statunitense Joe Biden aveva promesso conseguenze “devastanti” per Mosca se Navalny fosse morto dietro le sbarre. Nei giorni scorsi, il leader americano ha elogiato il coraggio dell’oppositore e la sua decisione di tornare in Russia nonostante la quasi certa incarcerazione, ritenendo Putin “responsabile” del decesso.
Le autorità russe sostengono che l’attivista sia morto per “cause naturali”. Secondo il servizio penitenziario federale della regione in cui era incarcerato, Navalny “si è sentito male dopo una passeggiata e ha perso quasi subito conoscenza”.