A causa di una carenza sempre più persistente di agenti di polizia, il governatore della Louisiana, Jeff Landry, ha dichiarato lo stato di emergenza. Il cinquantatreenne, che in precedenza ha avuto una carriera nelle forze dell’ordine, ha affermato che i dipartimenti dello stato stanno registrando un calo record record di assunzioni “con conseguente aumento della criminalità e minore sicurezza pubblica”.
Solo nel corso del luglio 2023, la Louisiana aveva perso circa 1800 agenti. “In qualità di ex poliziotto comprendo il ruolo vitale che gli agenti svolgono nelle nostre comunità”, ha dichiarato Landry, “Attualmente, il nostro Stato si trova ad affrontare una grave carenza di funzionari. L’ordinanza e l’imminente incontro speciale sulla criminalità, previsto per lunedì, garantiranno il sostegno ai nostri poliziotti. Potremo iniziare a riportare la legge e l’ordine nel nostro Stato”.
“Applaudiamo il governatore- ha invece dichiarato Michael Ranatza, direttore esecutivo della Louisiana Sheriffs’ Association-per aver sottolineato l’importanza della professione delle forze dell’ordine e il disperato bisogno del nostro Stato di coprire posizioni in prima linea”.

L’ordinanza firmata da Landry resterà in vigore fino al 15 marzo. Nel frattempo, lunedì i legislatori della Louisiana si riuniranno per discutere circa le eventuali mosse da intraprendere per contrastare una criminalità sempre più dilagante. Le proposte di legge presentate prima della sessione includevano disposizioni per espandere i metodi delle esecuzioni nel braccio della morte, limitare l’accesso alla libertà condizionale ed aggiungere sanzioni più severe per alcuni crimini.
Lo scorso ottobre, i rapporti di WalletHub e Hubscore hanno classificato la Louisiana come lo stato più pericoloso della nazione. Nello stesso periodo, Landry vinse le elezioni, al termine di una campagna elettorale basata quasi completamente sulla lotta al crimine. Nel corso degli ultimi mesi, il governatore non ha mai smesso di ribadire quanto fossero diventate pericolose città come Baton Rouge, New Orleans (sede del prossimo Super Bowl) e Shreveport, costantemente nella top 10 dei centri meno sicuri degli USA. “Abbiamo chiaramente un problema”, aveva dichiarato in passato il governatore, “quando è troppo è troppo”.
All’inizio di questo mese, Landry ha presentato la sua prima proposta di bilancio statale che comprendeva decine di milioni di dollari aggiuntivi per la sicurezza pubblica. Almeno 32 milioni di dollari finanzierebbero varie iniziative della polizia, tra cui l’espansione del dipartimento New Orleans, un aumento uniforme dell’indennità e una revisione indipendente del dipartimento statale.
Negli ultimi anni, Landry non è stato certo l’unico politico a dover fare i conti con la carenza diffusasi tra personale della polizia. Secondo un sondaggio del 2022, condotto su circa 200 dipartimenti, dopo l’omicidio di George Floyd e nel periodo post pandemia, le dimissioni tra gli agenti sono aumentate del 47% mentre i pensionamenti del 19%. Tale problematica, inoltre, non ha colpito solo i piccoli centri, ma anche le grandi città come New York, dove la NYPD è ancora in cerca di “personale”.
Naturalmente, dietro le dimissioni dei poliziotti vi sono anche motivazioni di natura economica. Spesso, infatti, lo stipendio percepito da un funzionario delle forze dell’ordine non è ritenuto soddisfacente, soprattutto in relazione ai diversi rischi che il mestiere implica. Mediamente, ad esempio, un poliziotto newyorkese guadagna poco meno di 5.000 dollari al mese. In Louisiana, invece, lo stipendio mensile di un agente ammonta intorno ai 4.000 dollari.