Non solo in Europa gli agricoltori protestano. L’età media degli agricoltori americani continua a crescere, mentre il numero delle aziende agricole si riduce, anche a causa delle colture divenute sempre più costose.
Secondo i dati del censimento del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, pubblicato nei giorni scorsi, in America nel 2022 vi erano circa 1,9 milioni di aziende agricole e questo rispetto a cinque anni fa rappresenta una flessione del 6.9%, il dato più basso mai registrato dal 1992.
L’età media degli agricoltori americani è ora di 58,1 anni, circa sei mesi in più rispetto al precedente censimento del 2017. Gli agricoltori di età pari o superiore ai 65 anni sono aumentati del 12%, mentre quelli di età compresa tra 35 e 64 anni sono diminuiti del 9% e i giovani sono più numerosi negli stati del Midwest piuttosto che in quelli del sud.
“Questo sondaggio è un campanello d’allarme”, ha dichiarato il segretario all’Agricoltura degli Stati Uniti Tom Vilsack.
Tuttavia le aziende agricole che resistono diventano più grandi e efficienti. Dalla comparazione del censimento del 2017 con quello del 2022 emerge che le realtà più estese, con una superficie di circa 20.000 m2, si sono consolidate anche se il territorio utilizzato, rispetto a cinque anni fa, ha avuto un decremento del 2%.
“È come perdere tutti gli stati del nord-est tranne il Connecticut”, ha dichiarato Vilsack. “Spero sinceramente che prenderemo molto sul serio queste informazioni e che capiremo che non è necessario segnalare ogni cinque anni che vi sono meno aziende agricole e meno terreni.”
Il censimento attuale, che ha interessato il 61% degli agricoltori rispetto al precedente, ha fatto emergere comunque alcuni segnali incoraggianti. Nonostante le difficoltà di avviamento, risulta aumentato il numero dei giovani agricoltori di età inferiore ai 35 anni, così pure quelli che hanno un’esperienza inferiore ai 10 anni.
“Può essere difficile ottenere sufficiente capitale. È molto complicato e costoso per un giovane”. ha spiegato Mark Schleusener, statistico dell’Illinois per il National Agricultural Statistics Service dell’USDA. I prezzi dei terreni, infatti, continuano a salire vertiginosamente e dimostrano che, nonostante il settore sia profondamente in crisi, c’è ancora un certo interesse verso questa attività.
Anche in Europa il comparto agricolo registra gravi difficoltà e gli agricoltori dell’intera Unione, nelle ultime settimane, sono scesi nelle piazze per contestare le nuove normative.
Contestano principalmente l’aumento dei costi del carburante, la concorrenza dei mercati più economici e meno regolamentati esterni all’Ue, e il calo dei prezzi di vendita diminuiti del 9% nell’ultimo trimestre del 2023, rispetto all’anno precedente.
La protesta degli agricoltori si è scatenata in concomitanza con una delle leggi più importanti dell’UE: il rinnovo della politica agricola comune triennale, che fornisce 55 miliardi di euro – 59,3 miliardi di dollari – ogni anno in sussidi.