Aleksej Navalny sarebbe morto per un “sindrome da morte improvvisa” e il corpo non sarà riconsegnato alla famiglia fino alla fine delle indagini. “Quando l’avvocato e la madre di Aleksej sono arrivati alla colonia penale questa mattina, è stato detto loro che la causa della morte di Navalny era una sindrome da morte improvvisa”, ha scritto su X Ivan Zhdanov, che dirige la Fondazione anticorruzione di Navalny. “Sindrome da morte improvvisa” è un termine generale per varie sindromi cardiache che causano arresto cardiaco improvviso e la morte.
La portavoce di Aleksej Navalny, Kira Yarmysh, in un messaggio sui social media afferma che le autorità russe devono “immediatamente” restituire il corpo del dissidente russo, morto nella colonia penale dell’artico dove era detenuto.
“A sua madre è stato consegnato un telegramma che comunicava la morte di Aleksej. Continuiamo ad aspettare il certificato di morte ufficiale e la consegna del corpo; chiediamo che il corpo di Aleksej Navalny sia immediatamente restituito alla famiglia”. Su X, Yarmysh ha scritto che “Un altro avvocato di Navalny, che si è presentato al comitato investigativo di Salekhard, è stato informato che ‘la causa della morte di Aleksey Navalny non è stata stabilita, è stato effettuato un nuovo esame istologico’. I risultati dovrebbero essere pubblicati la prossima settimana. È ovvio che mentono e fanno di tutto per non dover consegnare il corpo”, ha aggiunto.
Yarmysh ha spiegato: “Aleksej Navalny è stato ucciso. La morte è avvenuta il 16 febbraio alle 14:17 ora locale, come scritto nella comunicazione ufficiale arrivata a sua madre. L’avvocato e la madre di Aleksej per ottenere questa comunicazione sono volati a Salekhard” ovvero alla città nella regione artica russa dove Navalny era imprigionato.
“Sono arrivati alla colonia penale alle 11 ed è stato loro chiesto di aspettare per un’ora. Dopo due ore, un funzionario è uscito e ha dichiarato che il corpo di Aleksej Navalny era a Salekshard e che gli inquirenti della Commissione d’Inchiesta stavano conducendo degli esami”.
“(Putin) ieri lo ha ucciso. Tutto il mondo sa che l’ordine è venuto direttamente dal presidente russo, e sanno che Aleksej non aveva paura di lui, non è mai rimasto in silenzio. Non dobbiamo arrenderci. Questo ci chiede Aleksej.”
La notizia della morte di Navalny ha scosso tutto il mondo occidentale. 47 anni, ardente oppositore del presidenteVladimir Putin, tornato in Russia benché cosciente dei rischi dopo essere stato curato in Germania da un tentativo di avvelenamento, era stato condannato a 19 anni di carcere ed era stato recentemente trasferito nella colonia penale del Circolo Polare Artico dove è morto, a quanto dicono fonti ufficiali russe accusando un malore durante una passeggiata (a decine di gradi sottozero). Era apparso in gennaio in videocollegamento in tribunale.