Un informatore degli agenti federali è stato incriminato per aver fornito all’FBI false informazioni sul presidente Joe Biden e suo figlio Hunter durante la campagna presidenziale del 2020. Si era inventato tutto perché “non gli piace Joe Biden”.
Alexander Smirnov, 43 anni, è stato arrestato mercoledì all’aeroporto internazionale Harry Reid di Las Vegas dopo che un gran giurì federale nel distretto centrale della California ha spiccato il mandato di arresto.
Il caso è nato dalle indagini condotte dallo Special Counselor David Weiss, che indaga su Hunter Biden. Weiss è il procuratore federale del Delaware, nominato dall’ex presidente Donald Trump, che ha indagato sulla vicenda degli affari del figlio di Biden e nei mesi scorsi è stato nominato Special Counselor dal ministro della Giustizia per coordinare le indagini che sfociavano anche in altri Stati oltre al Delaware.
L’accusa sostiene che Smirnov era un informatore dell’FBI dal 2010 e “ha fornito volutamente false informazioni all’FBI” su entrambi i Biden dopo che Joe Biden si era candidato alla presidenza nel 2020.
Smirnov avrebbe mentito all’FBI quando affermava che i funzionari della Burisma, la compagnia energetica ucraina per cui lavorava Hunter Biden, gli avevano confidato che avevano assunto Hunter Biden perché “ci avrebbe protetto, attraverso suo padre, da ogni tipo di problema”. Smirnov inoltre avrebbe detto all’FBI – ancora una volta, falsamente – che i funzionari della Burisma gli avevano raccontato di aver pagato a Hunter Biden e Joe Biden 5 milioni di dollari ciacuno e che ci sarebbero voluti 10 anni agli investigatori per scoprire i pagamenti illeciti.
Una fonte vicina alle indagini ha detto alla NBC News che Hunter Biden non conosce Alexander Smirnov e non crede di averlo mai incontrato.

Gli agenti dell’Fbi hanno aggiunto che Smirnov “ha ripetuto alcune delle sue false affermazioni” dopo essere stato intervistato nel settembre 2023, cambiando poi la sua storia promuovendo una nuova falsa narrativa dopo aver affermato di aver incontrato fantomatici funzionari russi”.
Le dichiarazioni rese da Smirnov facevano riferimento a un’indagine penale sulla Burisma condotta dall’allora procuratore generale ucraino Viktor Shokin. Ma in realtà, secondo Weiss, Smirnov ha avuto contatti con i dirigenti solo nel 2017, alla fine dell’amministrazione Obama-Biden e dopo che SViktor hokin era già stato licenziato a Kiev nel febbraio 2016.
“In altre parole”, si legge nell’accusa di 37 pagine, il coinvolgimento di Smirnov con la Burisma è avvenuto quando l’allora vicepresidente Joe Biden “non aveva la capacità di influenzare la politica statunitense e quando il procuratore generale ucraino Viktor Shokin non era più in carica”.
Weiss accusa Smirnov di avere pregiudizi personali nei confronti del presidente Joe Biden e di “trasformare i suoi contatti d’affari con la Burisma in accuse di corruzione contro” Joe Biden
Le accuse contro Smirnov potrebbero infliggere un duro colpo agli sforzi dei repubblicani della Camera di mettere sotto impeachment il presidente Joe Biden. Il congressman repubblicano James Comer, Presidente della Commissione di Sorveglianza della Camera, ha minimizzato l’arresto di Smirnov, sostenendo che l’inchiesta di impeachment del presidente Biden non dipende dalle informazioni che Smirnov ha fornito all’FBI. “Si basa su un’ampia serie di prove, inclusi documenti bancari e testimonianze, che rivelano che Joe Biden era a conoscenza e partecipava agli affari della sua famiglia”, ha detto Comer, il quale però i documenti che lui afferma siano le prove contro i Biden non le ha mai mostrate.