Inizia a prendere forma il nuovo segmento di muro che sorgerà in California, più precisamente lungo il territorio di frontiera tra San Diego e Tijuana, Messico, con lo scopo di impedire ai migranti di oltrepassare i confini statunitensi.
Mentre le squadre di operai continuano a lavorare sul nuovo tratto nelle vicinanze della costa del Pacifico, dunque, gli abitanti della zona iniziano a notare il design della parte superiore della barriera. Quest’ultima, infatti, sarà composta da alcune sporgenze metalliche aventi delle estremità super appuntite, rivolte verso il versante messicano, che renderanno praticamente impossibile, o quantomeno pericoloso ed improbabile, la scalata.
I sostenitori dei richiedenti asilo, come Pedro Rios, direttore e portavoce dell’American Friends Service Committee, chiamano questi angoli metallici “techitos”, ovvero piccoli tetti. “Questi tipi di sporgenze sono le prime ad essere istallate lungo il confine tra gli Stati Uniti ed il Messico”, ha spiegato Rios, “la loro funzione è chiaramente quello di impedire alle persone di oltrepassare la frontiera”.

Stando alle ultime indiscrezioni, inoltre, se dovessero rivelarsi efficaci, queste nuove barriere verranno applicate anche lungo altri territori del confine meridionale statunitense. Stando a quanto riferito da Rios, però, queste particolari recinsioni non “scoraggeranno” di certo i richiedenti asilo.
Il presidente dell’associazione in difesa dei migranti ha infatti dichiarato: “Le persone continueranno a cercare di scavalcare il muro. Se qualcuno resterà bloccato a quell’altezza, probabilmente cadrà e si ferirà gravemente. Continuiamo a vedere un aumento delle persone che volano giù dal muro e cercano cure mediche. In questo caso, se dovessero cadere dalla parte messicana, non avremo alcun resoconto di quanto pericolosa potrebbe essere questa nuova recinzione”.
Rios, inoltre, ha trovato alquanto contradditorio il fatto che il nuovo segmento di muro diventerà operativo proprio in un territorio denominato “Parco dell’amicizia, un luogo che vuole simboleggiare l’unità tra i due paesi ed i rispettivi abitanti. Questa nuova destinazione dell’area, che probabilmente causerà molti incidenti, fa esattamente l’opposto. Rappresenta la negazione, l’esclusione, e allontana le persone”.
Il progetto per sostituire la vecchia recinzione di confine tra San Diego e Tijuana venne promosso durante l’amministrazione guidata da Donal Trump. Nell’agosto del 2022, il governo Biden sospese momentaneamente i lavori, grazie anche alla convinta opposizione da parte della comunità locale.
Già all’inizio di gennaio, però, venne annunciata la ripresa delle opere, con i vertici della con la US Customs and Border Protection che affermarono: “Abbiamo sviluppato un approccio che soddisfa le esigenze di sicurezza delle frontiere dell’area, rispondendo al contempo anche al feedback della comunità”.