L’allarme è stato lanciato, ma non si conosce il pericolo.
La minaccia di un imminente situazione rischiosa per gli Stati Uniti c’è, ma quale sia questa minaccia, o quali siano questi rischi almeno per ora non si sa. Che sia una questione delicatissima è evidente dalle risposte calibrate date da Jack Sullivan, il consigliere della Casa Bianca per la Sicurezza Nazionale durante un incontro con i giornalisti.
Il capo della Commissione Intelligence della Camera, il parlamentare repubblicano Mike Turner, ha dato un criptico allarme dichiarando di avere informazioni su un imminente pericolo per la sicurezza nazionale esortando l’amministrazione a declassificare le informazioni in modo che gli Stati Uniti e i loro alleati possano discutere apertamente sull’eventuale risposta.
Turner non ha fornito dettagli sulla natura dell’allarme nella sua dichiarazione. Anche la Casa Bianca ha rifiutato di fornire dettagli.
Una settimana fa Turner aveva inviato una e-mail ai suoi colleghi al Congresso affermando che la sua commissione aveva “identificato una questione urgente riguardo a una capacità militare straniera destabilizzante” che dovrebbe essere nota a tutti i responsabili politici del Parlamento.
Dopo queste allarmanti affermazioni, in una non usuale conferenza stampa, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha detto ai giornalisti alla Casa Bianca che aveva già convocato per domani Turner e gli altri leader parlamentari dell’intelligence per discutere proprio su questa vicenda. “Sono un po’ sorpreso che Turner abbia fatto queste affermazioni oggi prima dell’incontro già fissato per domani con i responsabili dell’intelligence e della difesa” ha detto Sullivan che però non ha rivelato l’argomento né ha voluto fornire altri dettagli relativi alla dichiarazione di Turner.
Secondo il messaggio postato da Turner su X le informazioni “sulla grave minaccia di sicurezza sarebbe collegata a una capacità militare russa altamente preoccupante e destabilizzante di cui siamo venuti a sapere recentemente”.

Il Washington Post scrive che in una lettera inviata la scorsa settimana agli altri membri della Camera, Turner e il deputato democratico Jim Himes, hanno affermato che la commissione “ha identificato una questione urgente riguardo a una capacità militare straniera destabilizzante che dovrebbe essere conosciuta da tutti i politici del Congresso”.
Le informazioni – secondo il Washington Post – non riguarderebbero una minaccia imminente e sono state ottenute utilizzando le autorità concesse alla comunità dell’intelligence ai sensi della sezione 702 di una legge chiave sulla sorveglianza elettronica che è oggetto di accesi dibattiti al Congresso. Turner, un forte sostenitore dell’autorità di sorveglianza, sembra voler utilizzare le informazioni sulla capacità dei nemici dell’America per convincere i colleghi scettici che l’articolo 702 è uno strumento indispensabile per l’intelligence.
Secondo la CNN invece, che ha parlato con alcuni che hanno familiarità con l’intelligence l’ha definita “molto sensibile”. Un’altra fonte che ha visto i rapporti dei Servizi ha confermato che “si tratta, in effetti, di una capacità russa” altamente preoccupante e destabilizzante “di cui siamo stati recentemente informati”.
Per ABC News che ha intervistato due persone che hanno familiarità con la vicenda l’intelligence avrebbe scoperto che la Russia vuole mettere armi nucleari nello spazio.
Lo speaker della Camera Mike Johnson ha detto che non c’è bisogno di allarmarsi. Ha detto che non era libero di divulgare le informazioni riservate. “Ma vogliamo solo assicurare a tutti che ci sia una mano ferma al volante. Ci stiamo lavorando e non c’è bisogno di allarmarsi”, ha detto ai giornalisti in Campidoglio. Il leader della minoranza democratica alla Camera, Hakeem Jeffries, ha detto che spera che maggiori informazioni vengano presto rese pubbliche. Jeffries ha detto che “è possibile” che prenderà parte alla riunione domani, “con la quale ho una certa familiarità”.
L’allarme lanciato da Turner arriva nel bel mezzo di un intenso dibattito al Congresso su come gli Stati Uniti dovrebbero affrontare le minacce globali provenienti dalla Russia e da nemici dell’America, con i falchi della sicurezza che sollecitano un maggiore coinvolgimento globale e alcuni legislatori più strettamente alleati con l’ex presidente Donald Trump che sostengono un approccio più distaccato dagli affari mondiali e soprattutto usano toni concilianti con Putin.
I senatori Mark Warner e Marco Rubio, rispettivamente presidente democratico e vicepresidente repubblicano della Commissione del Senato sui servizi segreti, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta affermando che il loro gruppo ha preso visione dell’intelligence in questione e segue “rigorosamente” la questione. “Continuiamo a prendere sul serio la questione e stiamo discutendo una risposta adeguata con l’amministrazione. Nel frattempo, dobbiamo essere cauti nel divulgare potenzialmente fonti e metodi che potrebbero essere fondamentali per preservare una serie di opzioni per l’azione degli Stati Uniti”. Una spiegazione criptica ad un allarme altrettanto misterioso.