A causa delle numerose minacce nei suoi confronti, la candidata repubblicana Nikki Haley ha richiesto la protezione del Secret Service, l’agenzia federale che si occupa della difesa delle principali figure istituzionali.
L’ex governatrice della Carolina del Sud, al momento, non ha ancora rivelato i dettagli circa le intimidazioni subite. Sembra, però, che la maggior parte di questi “avvertimenti” provengano dai sostenitori di Donald Trump, avversario della Haley alle primarie repubblicane.
Nelle ultime settimane, d’altronde, il dibattito tra i due candidati presidenziali si è inasprito come mai era accaduto in precedenza. Trump ha avanzato teorie cospirative circa la cittadinanza statunitense della cinquantaduenne, di origini indiane, mentre Haley ha continuato a criticare duramente alcune affermazioni dell’ex inquilino della Casa Bianca.

“Ultimamente, ho avuto diversi problemi”, ha dichiarato l’ex governatrice della Carolina del Sud al Wall Street Journal, “ma tutto questo non mi impedirà di fare ciò che devo”. La scorsa settimana, nel corso di un comizio elettorale, una donna aveva tentato di salire sul palco sul quale stava parlando la Haley, venendo però bloccata dal personale della sicurezza prima che la situazione potesse degenerare.
A gennaio, invece, la candidata repubblicana è stata vittima di “swatting”: alcuni anonimi, infatti, hanno chiamato la polizia, fingendo che all’interno della casa della cinquantaduenne si stesse verificando una emergenza. Queste chiamate spingono solitamente gli agenti a precipitarsi sul posto, naturalmente armati: in passato, episodi del genere hanno coinvolto anche le squadre SWAT. L’obiettivo è quello di intimidire i residenti, che si vedono arrivare in casa le squadre speciali, senza alcun preavviso, anche in piena notte.
Dopo le ultime vicende che hanno condizionato l’ultimo mese, dunque, Nikki Haley ha deciso di rivolgersi ai servizi segreti statunitensi, chiedendo il loro aiuto. Questi ultimi sono autorizzati a proteggere le persone che sono state identificate dal Dipartimento per la sicurezza interna come principali candidati alla presidenza o alla vicepresidenza.
La protezione viene solitamente concessa entro 120 giorni dalle elezioni generali ma, in passato, si è già verificato che un candidato entrasse nel programma dei servizi segreti all’inizio della sua campagna elettorale.