Fossette che passione. Cominciata in sordina, la moda delle fossette ottenute chirurgicamente sta diventando il trend più hot nel campo della chirurgia estetica. A conferma le lunghe liste di attesa che parlano di mesi.
La dimpleplastic – dall’inglese dimple: fossetta, appunto – consiste nel praticare piccole incisioni all’interno della guancia, rimuovendo una parte di tessuto e creando delle fasce tra la pelle e il muscolo per creare la piccola infossatura naturale. Un intervento che costa circa 1200 dollari e che nel 2022 ne ha fruttati 302 milioni.
Ironicamente, dal punto di vista medico scientifico le due cavità rappresentano una deformità fisica. Ma all’occhio le dimple sono considerate particolarmente attraenti, oltre a essere simbolo di giovinezza associata all’eterna immagine della piccola Shirley Temple. Oggi, i volti famosi sono corresponsabili della tendenza, dagli attori alle top model, tra cui uno degli angioletti di Victoria’s Secret Miranda Kerr.
Neanche a dirlo, la tendenza è molto popolare tra le ragazze più giovani e segue la tecnica del dimple-maker, uno piccolo strumento che pizzica il viso creando l’illusione di avere delle cavità, con il rischio, però, di danneggiare la pelle nell’immediato come nel lungo termine. Onde evitare danni, dunque, molti scelgono la chirurgia. Forte attrazione per chi si sottopone all’operazione, infatti, anche la certezza della procedura poco invasiva insieme ai tempi brevi di decorso e all’anestesia locale – basta la pomata con lodocaina – per eseguirla. Si può tornare a casa subito dopo l’intervento e alla routine quotidiana due giorni dopo il ritocchino. La garanzia: il risultato è permanente.
C’è, ovviamente, anche chi lo fa per problemi di disformia, uno dei casi più comuni è l’ovale con una sola fossetta, per molti giovani potenziale motivo di complesso psicologico. Sembra, poi, che le simpatiche dimple diventino una rarità con gli anni che passano. Da quanto riporta il magazine Allure si evince che solo dal 20 al 30 per cento degli adulti presentano la particolarità, percentuale che diminuisce con la naturale perdita di grasso e collagene dovuta proprio all’età. Da qui il desiderio di riappropriarsi del cheeky smile della giovinezza.
Detto questo, non è garantito che l’intervento chiururgico riesca. Per una discreta percentuale di visi tondi, infatti, non è da considerare scontato che le fossette facciano capolino: alcuni pazienti richiedono la rimozione del cosiddetto grasso buccale, la bichectomia. Mentre per altre persone potrebbe mettersi di mezzo l’anatomia. Infine, prima di ricorrere al ritocchino, il chirurgo suggerisce di tener presente il fattore tempo: dal momento che la dimpleplastic sarà permanente è bene metterlo in conto, onde evitare il limbo del pentimento, grosso effetto collaterale.