Sempre più caotica la situazione al confine tra Stati Uniti e Messico. I militari della Guardia Nazionale texana fanno i dispetti agli agenti federali del Board Patrol, la Commissione Sicurezza Interna della Camera vota per incriminare il ministro della Homeland Security, Alejandro Mayorkas, ma la Camera non vota per modificare la legge sull’immigrazione. Tutto questo mentre un gruppo di improbabili camionisti trumpiani decide di fare la marcia sul Texas per bloccare i clandestini, coagulando le simpatie dei movimenti dell’estrema destra americana.
Il gruppo dei camionisti, che originariamente si chiamava “l’Armata di Dio”, nel corso della notte ha cambiato nome ed ora si presenta come TOBB, “Take Our Border Back” sta attraversando il Sud con l’obiettivo di fermarsi a Eagle Pass, in Texas, per mostrare solidarietà alla leadership statale per proteggere il confine. L’appuntamento è per sabato a Shelby Park, che è stato il luogo dei dispetti tra le forze dell’ordine statali e gli agenti federali con i primi che mettevano il filo spinato tagliente e gli agenti federali che lo toglievano. Situazione comica fino a quando i militari della Guardia Nazionale hanno accatastato molti container vuoti costruendo un muro per bloccare l’accesso al Border Patrol . Il convoglio prevede poi di proseguire per concludersi in California, con una tappa anche in Arizona.
Alcuni politici repubblicani hanno dato il loro sostegno a questa dimostrazione, come il deputato Keith Self che, parlando con News Nation e ha detto che vuole vedere “migliaia di camionisti” e persone alla manifestazione. Con lui Clay Higgins, repubblicano della Louisiana, che in un post ha affermato che “i federali stanno organizzando una guerra civile e il Texas dovrebbe mantenere la propria posizione”.

Messaggi immediatamente condivisi e celebrati dalle comunità online di estrema destra, compresi quelli che erano parte integrante della pianificazione delle proteste “Stop the Steal” in vista del tentativo insurrezionale del 6 gennaio. I megafoni dell’ultra destra ripetono che la manifestazione è pacifica, ma di essere pronti a rispondere alle provocazioni. Paranoia, razzismo e violenza si intrecciano in una distilleria di Dripping Springs di proprietà di Phil Waldron, un colonnello dell’esercito in pensione che ha svolto un ruolo chiave nel tentativo di Trump di ribaltare le elezioni del 2020. Uno degli organizzatori del convoglio, Pete Chambers, ha detto ad Alex Jones, il pluricondannato complottista radiofonico dell’estrema destra, che il suo piano prevede di recarsi al confine per dare la caccia ai migranti e collaborare con le forze dell’ordine per catturarli.
Gli organizzatori hanno detto che intendono protestare pacificamente, ma le chat sui social media organizzate dal gruppo sono piene di riferimenti al “1776” e discussioni sulle armi da portare per eventuali scontri. Altri gruppi come l’Aryan Freedom Network stanno invitando gli “uomini bianchi” ad “unirsi alla resistenza al confine”. Lucas Denney, leader di una Milizia del Texas, accusa i democratici di non fare nulla per bloccare l’”invasione” perchè i clandestini sono parte di una cospirazione per far diventare il Texas uno stato democratico.
Comunque il primo giorno della marcia del convoglio, quasi tutto è andato storto: nella notte gli organizzatori hanno litigato e l’Armata di Dio voluta dal gruppo cristiano fondamentalista dei Church Militant, ha gettato la Bibbia e si è trasformato in “Take Our Border Back”, voluto dal “Raise Above Mouvement”, quello che ha organizzato il raduno neonazi del 2017 a Charlottesville, in Virginia. Alcuni partecipanti si sono svegliati e hanno trovato le gomme squarciate delle loro auto, molti dei partecipanti si sono persi. Il convoglio, una ventina di auto e un autobus con slogan MAGA, sono poi partiti per la prima tappa a Jacksonville.
La chat di Discord dà in diretta il viaggio. Quasi immediatamente, uno dei veicoli del convoglio si è perso. Dopo poche ore l’autobus di testa si è fermato sull’autostrada e ha buttato fuori una delle persone a bordo accusandolo di essere un collaborazionista degli agenti federali. La paranoia è diffusa anche sui canali Telegram. “Spero che non sia un’altra trappola J6” scrive uno dei partecipanti, riferendosi alle farneticanti teorie cospirative dei QAnon secondo cui l’insurrezione del Campidoglio era un piano della sinistra per intrappolare i sostenitori di Trump.
In questa rovente situazione i repubblicani della Commissione Sicurezza della Camera, orchestrati dall’ex presidente Donald Trump, hanno votato per l’impeachment del segretario alla sicurezza nazionale Aleandro Mayorkas per non aver “voluto” gestire l’emergenza migranti al confine sud con il Messico secondo quanto stabilito dalla legge. La commissione, a maggioranza repubblicana, ha approvato con 18 voti a favore e 15 contrari la richiesta di impeachment.
Lo Speaker della Camera, il conservatore Mike Johnson, ha promesso di portare in aula rapidamente per il voto gli articoli dell’impeachment, ma ancora non ha fissato la data. I Repubblicani hanno una maggioranza di soli due voti, ma anche se la richiesta di impeachment venisse approvata, non passerà al Senato, dove i Democratici hanno la maggioranza. Per i democratici si tratta di accuse “infondate” e di un palese tentativo di distogliere l’attenzione per non votare la proposta bilateral del Senato per la legge con le modifiche per l’immigrazione.