Stando a quanto riferito da un portavoce del Dipartimento di Giustizia, il Procuratore Generale degli Stati Uniti, Merrick Garland, sarà sottoposto, nel weekend, ad un intervento chirurgico alla schiena, durante il quale i suoi poteri saranno momentaneamente trasferiti alla vice Lisa Monaco.

Come rivelato dallo stesso Dipartimento, l’operazione sarà minimamente invasiva e non dovrebbe durare più di novanta minuti. Il settantunenne Garland, inoltre, potrebbe essere dimesso poche ore dopo l’intervento, tornando a lavoro nel corso della prossima settimana. Quella a cui sarà sottoposto, nello specifico, sarà una operazione di decompressione interlaminare, utile per trattare casi di stenosi lombare.
L’annuncio tempestivo e trasparente del Procuratore Generale, con il quale ha informato il governo federale dei suoi problemi di salute, segue alla perfezione le linee guida fortemente volute dall’amministrazione Biden in seguito ad un episodio che ha visto protagonista il Ministro della Difesa Lloyd Austin.
Ad inizio gennaio, infatti, quest’ultimo venne ricoverato per alcune complicazioni dovute ad un intervento chirurgico effettuato per curare il cancro alla prostata. Inizialmente, però, Austin non aveva informato, circa la sua situazione clinica, né il presidente Joe Biden né gli altri funzionari della sua amministrazione.

Il settantenne è stato costretto a restare a riposo per circa un mese, tornando a lavoro solo nella giornata di lunedì. Naturalmente, il ricovero senza preavviso di Austin ha sollevato importanti interrogativi sulla trasparenza e sulle comunicazioni all’interno del governo federale: proprio per questo motivo, dunque, la Casa Bianca ha deciso di dettare le nuove linee ai ministri statunitensi.
Questi ultimi, ora, in caso di ricovero ospedaliero, anestesia, viaggi o, più in generale, ogni qualvolta non saranno in grado di poter svolgere le rispettive mansioni a causa di problematiche serie, saranno costretti ad informare in anticipo l’amministrazione federale. Naturalmente, in queste situazioni i loro poteri saranno delegati ai rispettivi vice.
Nel frattempo, l’ispettore generale del Dipartimento della Difesa ha anche avviato un’indagine per verificare se il Pentagono avesse adottato politiche adeguate, per garantire un efficace trasferimento di deleghe e compiti, durante l’assenza di Austin.