È grazie alle ricerche condotte dalla storica dell’arte e studiosa italiana Gioia Mori che oggi sappiamo molto di più sulla grande pittrice Tamara de Lempicka. Mori, che studia l’artista da circa trenta anni, ha dichiarato infatti di aver appena scoperto “che aveva falsificato la sua data di nascita, cosa che sposta completamente l’asse della sua vita”. La rivelazione è emersa durante una ricerca tra i documenti conservati al Fine Arts Museum di San Francisco dove, tra l’altro, Mori insieme al curatore Furio Rinaldi organizzerà la prima grande mostra negli Stati Uniti dedicata alla celebre artista. L’esposizione che sarà visitabile a partire dal 12 ottobre 2024 metterà in risalto il percorso, lo stile e la vita di una delle principali esponenti dell’Art Dèco, raccontata attraverso circa cento opere tra quadri e disegni.
Proprio mentre lavora ai materiali degli archivi del museo Gioia Mori è stata contattata da Julie Rubio, scrittrice, regista e produttrice americana che ha realizzato un documentario su Tamara de Lempicka: Mori ha raccontato che è stata lei a mostrarle quelli che possono essere considerati i documenti chiave per la sua ricerca, ovvero i due fogli ritrovati da un’archivista polacca che documentano le conversioni di tre bambini, in particolare un fratello e due sorelle, dalla religione ebraica a quella ortodossa. “Dei tre bambini una era proprio Tamara. Sono pronta per scrivere la sua biografia definitiva e rimettere in ordine tutti i tasselli ritrovati in questi trent’anni di lavoro su di lei”, afferma Mori.
La pittrice era arrivata da bambina negli Stati Uniti – dove ha poi trascorso la sua esistenza – insieme al padre russo, alla madre polacca e alla nonna lettone. Come sottolinea la storica dell’arte, “Dall’inizio ho smontato pezzo per pezzo le sue bugie, però era rimasto il mistero sul luogo e la data di nascita. Le pubblicazioni quando era in vita dicevano che era nata nel 1900 o 1902, ma poi si diceva sempre che era più grande della sorella Adriana nata nel 1899, di conseguenza, doveva essere nata come minimo nel 1898…ma non si era mai saputo con certezza. Adesso sappiamo che è nata il 16 giugno del 1894 in Polonia, quindi si toglieva sei anni”.

“Tamara era celebre per dare enfasi agli episodi che aveva vissuto. Le piaceva sempre dire di essere stata nella storia “con la S maiuscola”, anche quando non era vero, e magari se era necessario spostare qualche data lo faceva senza problemi. Così ad esempio, il suo arrivo in America lo aveva sempre collocato nel giorno del crollo di Wall Street del ’29. In realtà spulciando tra i documenti di Ellis Island si scopre che era arrivata il 3 aprile con un permesso di 60 giorni, quindi quel 29 ottobre fatidico doveva essere già ripartita da un pezzo”.
Mori spiega anche che l’artista aveva falsificato la sua data di nascita per vanità, ma anche per motivi puramente simbolici così come aveva fatto Frida Kahlo che ad esempio cambiò la propria data di nascita dal 1907 al 1910, perché voleva farla coincidere con la data d’inizio della rivoluzione messicana. Come Frida “voleva essere la donna della modernità, del secolo nuovo e non voleva essere nata nell’Ottocento”. Adesso, grazie alla scoperta definitiva sulla sua vera data di nascita, la ricostruzione storica e artistica della sua vita sarà più attendibile e completa, senza nulla togliere all’indiscutibile aura di fascino che l’ha sempre contraddistinta.