Dopo la Coppa Davis, per Jannik Sinner arriva anche il primo storico slam.
Il “rosso” di San Candido ha battuto il russo Daniil Medvedev al termine di una battaglia in 5 set degna della letteratura epica: prima va sotto di due set (3-6, 3-6), poi rialza la china e ne vince altrettanti (6-4, 6-4), e infine il tripudio dopo quasi 4 ore di gioco (6-3).
“Una vittoria speciale, un torneo incredibile, due settimane fantastiche: qui mi sono sentito a casa”, ha commentato invece a caldo Sinner.
Al termine dell’incontro è lo stesso avversario a rendere l’onore delle armi “Prima di tutto mi voglio complimentare con Jannik: sei cresciuto molto, hai lottato e stai vincendo tanti tornei. Te lo sei meritato. Sono certo che non sarà la tua ultima finale slam ma io cercherò di vincere la prossima sfida, visto che con te ho perso le ultime tre”. Così Daniil Medvedev dopo la sconfitta con l’azzurro Sinner nella finale dell’Australian Open.
Si tratta della prima vittoria di un tennista italiano in uno Slam sul cemento nonché del primo Slam in assoluto per il 22enne altoatesino, che da enfant prodige ha effettuato la definitiva metamorfosi in fuoriclasse affermato.
Non si tratta però del primo successo tricolore in assoluto down under: prima di Sinner, a Melbourne era già stato issato il tricolore in almeno quattro occasioni: tre volte nel femminile (la coppia italo-argentina Pennetta-Dulko nel 2011, poi Errani-Vinci nel 2013 e nel 2014) e una nel maschile (Bolelli-Fognini nel 2015).
L’ultimo successo tricolore nel singolare maschile di uno Slam risale invece a ben 48 anni fa, quando Adriano Panatta vinse il Roland-Garros del 1976. Prima di lui, sempre sulla terra rossa parigina, c’era stata la doppietta di Nicola Pietrangeli (1959 e 1960).
Per le donne, invece Francesca Schiavone ha vinto il Roland Garros nel 2010 e Flavia Pennetta l’U.S. Open del 2015.
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— #AusOpen (@AustralianOpen) January 28, 2024
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