“Una sentenza ridicola”: è la sentenza social di Trump che ha annunciato che farà ricorso dopo la condanna a pagare 83 milioni di dollari alla scrittrice E. Jean Carroll per le dichiarazioni pubbliche rilasciate nel 2019 in cui denigrava la scrittrice e negava le sue accuse di stupro. Per Trump è la seconda condanna civile dopo quella del maggio scorso, quando fu riconosciuto responsabile della stessa violenza, oltre che di diffamazione, e costretto a pagare 5 milioni di dollari.
L’episodio risale agli anni ’90. Carroll accusa Trump di averla violentata nello spogliatoio di un grande magazzino di Manhattan. Trump aveva detto prima di non conoscerla, poi l’aveva accusata di cercare pubblicità per vendere il suo libro.
La giuria composta da nove persone ha raggiunto il verdetto in poco meno di tre ore. L’ex presidente è uscito dall’aula mentre parlava uno degli avvocati di Carroll, poi è tornato mentre il suo avvocato lo difendeva dalle dichiarazioni rilasciate mentre era alla Casa Bianca nel giugno 2019 ed è rimasto fino all’inizio delle deliberazioni.
“Assolutamente ridicolo! – ha commentato dopo la sentenza sul suo social Truth – Sono completamente in disaccordo con entrambi i verdetti e farò appello contro tutta questa caccia alle streghe diretta da Biden contro di me e il Partito Repubblicano. Il nostro sistema legale è fuori controllo e viene utilizzato come arma politica. Hanno eliminato tutti i Diritti del Primo Emendamento. Questa non è l’America!”.
Nel dettaglio, la giuria ha ritenuto che Trump debba pagare a Carroll un risarcimento danni di 18,3 milioni di dollari così suddivisi: 11 per finanziare una campagna per rimediare ai danni di reputazione e 7,3 milioni di dollari per il danno emotivo causato dalle dichiarazioni pubbliche di Trump del 2019. Secondo la giuria, Trump deve inoltre pagare 65 milioni di dollari di danni punitivi per aver agito in modo malizioso nel rilasciare dichiarazioni su Carroll.
Il totale è più di otto volte quello che Carroll aveva chiesto nella sua causa iniziale.
La rivale alle primarie repubblicane Nkki Haley ha commentato che l’America non merita di avere Trump come presidente: “L’America può fare meglio di Donald Trump e Joe Biden” ha scritto sul suo profilo X.
Il giudice del caso di Carroll, Lewis Kaplan, avrebbe dato un consiglio ai giurati: “non rivelate mai che avete fatto parte di questa giuria e non dirò altro al riguardo”.