Sui social media stanno circolando molte immagini pornografiche di Tayor Swift, che sarebbero state ritoccate e generate con l’intelligenza artificiale. La legione dei fan della pop star, gli Swifties, indignati, hanno subito cercato di segnalare tutti i post, facendo un appello ai legali per proteggere la cantante sommergendola di messaggi di rispetto e amicizia.
I “deepfake” – le immagini prodotte dall’AI ispirandosi o combinandone alcune già esistenti – ritraggono il viso di Swift, in pose ammiccanti e completamente nuda. In altre si trova all’interno di uno stadio, circondata da uomini che la importunano, vestita solo con una maglia rossa di una squadra di football per riprendere i colori dei Kansas City Chiefs, dove gioca il suo attuale fidanzato, Travis Kelce.
Questi post hanno già raccolto decine di migliaia di visite. Prima che uno di questi venisse rimosso da X, ex Twitter, è stato visualizzato più di 47 milioni di volte. Ma non è ancora chiaro chi abbia generato e pubblicato per primo le immagini. Ieri mattina l’hashtag “Taylor Swift AI” era in tendenza sulla piattaforma con oltre 58mila pubblicazioni sull’argomento.
L’amministrazione di X ha dichiarato di avere una politica di non tolleranza sui deepfake. “I nostri team stanno procedendo a rimuovere tutte le immagini identificate e a intraprendere azioni adeguate contro gli account responsabili della loro pubblicazione”, hanno dichiarato al New York Times. Il problema è che se anche venissero messe in atto delle restrizioni adesso sarebbe troppo tardi: una volta che i post vengono segnalati, sono già stati visti da milioni di persone. Non ci sono ancora leggi federali per regolamentare la produzione di AI.
Per Swift non è la prima volta che le sue immagini sono state ritoccate per arrivare ad altro. Per esempio, il suo volto e la sua voce sono stati usati per la pubblicità di una pentola a cucina. Ed è solo l’ultima delle star a subire le conseguenze più sgradevoli dell’AI. Tom Hanks da poco ha denunciato uno spot che utilizzava un suo video rigenerato senza il suo consenso.
Gli esperti sono preoccupati soprattutto per l’uso che gli utenti potranno fare dei deepfake durante quest’anno elettorale in modo da manomettere le notizie vere e diffondere disinformazione.