La Camera dei Rappresentanti della Florida ha adottato mercoledì un disegno di legge che proibisce ai minori di 17 anni di utilizzare social media, seguendo il solco già tracciato da numerosi Stati USA che hanno fatto ricorso a misure simili per contrastare l’influenza negativa del Web sui più giovani.
La proposta bipartisan, approvata con 106 voti favorevoli e 13 contrari, prevede che le aziende di social media cancellino gli account degli under 17 anni e impieghino un metodo di verifica di terze parti per filtrare in base all’età.
La misura consentirebbe inoltre ai genitori di intentare cause legali contro le aziende che non riescono a cancellare in modo permanente i dati personali ottenuti dagli account chiusi.
“Dobbiamo affrontare gli effetti dannosi che le piattaforme dei social media hanno sullo sviluppo e sul benessere dei nostri figli”, ha dichiarato il presidente della Camera della Florida, il repubblicano Paul Renner. “La Florida ha l’interesse e il dovere di proteggere i nostri bambini, la loro salute mentale e la loro infanzia”, prosegue.
Meta, società madre di Instagram e Facebook, si è veementemente opposta alla cosiddetta legge, ribattezzata HB1, sostenendo che “richiederebbe a ogni nuovo utente dei social media, da un tredicenne di Miami a un 73enne di Boca Raton, di fornire informazioni sensibili di identificazione, come la patente di guida o il certificato di nascita, a un’organizzazione terza per verificarne l’età”, ha dichiarato Caulder Childs di Meta al Comitato giudiziario della Camera durante un’udienza del 17 gennaio.
La legge passa ora all’esame del Senato dello Stato della Florida, controllata anch’essa dai repubblicani.