Il presidente Joe Biden ha esortato il Congresso ad approvare “senza indugio” la vendita di aerei Lockheed Martin F-16 alla Turchia in seguito all’ok di Ankara all’ingresso della Svezia nella NATO.
La missiva di Biden, recapitata mercoledì ai componenti delle commissioni Esteri di Senato e Camera, arriva all’incirca 24 ore dopo la ratifica da parte della Grande Assemblea Nazionale turca della richiesta di adesione di Stoccolma all’Alleanza Atlantica.
L’ok del parlamento unicamerale ancirano ha così rimosso il principale ostacolo che aveva bloccato la transazione da 20 miliardi di dollari. Prossimamente la ratifica dovrebbe entrare definitivamente in vigore con la firma da parte del presidente Recep Tayyip Erdogan.
Le Commissioni di Capitol Hill sono chiamate ad approvare tutte le principali vendite di armi a Paesi esteri. Il senatore dem Chris Van Hollen ha tuttavia espresso qualche remora sullo sblocco della commessa militare, sostenendo che i legislatori abbiano bisogno di garanzie sulla bontà dell’operazione e sulle tempistiche dell’effettiva entrata in vigore.
“Per gran parte del tempo in cui il presidente Erdogan è stato in carica, la Turchia è stata un alleato infedele della NATO, perciò si tratta di uno sviluppo positivo”, ha detto Van Hollen. “Detto ciò, ho ancora dei dubbi sui continui attacchi di Erdogan contro i nostri alleati curdi siriani, sulle sue azioni aggressive nel Mediterraneo orientale e sul ruolo che ha svolto nel sostenere gli assalti militari dell’Azerbaigian contro il Nagorno-Karabakh”, ha detto Van Hollen alla Reuters.
Ankara aveva chiesto già nell’ottobre 2021 di acquistare i caccia F-16 e quasi 80 kit di modernizzazione per gli aerei che già possiede. A inizio mese, il segretario di Stato USA Antony Blinken aveva incontrato il ‘sultano’ a Istanbul esortandolo a dare luce verde all’adesione della Svezia all’Alleanza Atlantica, rassicurandolo – secondo i funzionari statunitensi presenti – che l’accordo sugli F-16 sarebbe altrettanto proseguito.
La Svezia e la Finlandia hanno chiesto di entrare nella NATO dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, ma la candidatura di Stoccolma era stata bloccata dalla Turchia a causa di obiezioni sulla presunta complicità del Paese scandinavo nei confronti dei miliziani curdi del PKK.
Superata l’impasse turca, restano ora da vincere solo le resistenze dell’Ungheria. Il premier Viktor Orban ha promesso mercoledì che presto il parlamento di Budapest fornirà il proprio assenso, senza peraltro fornire alcuna tempistica sulla data del voto.