Ieri in Florida è stato proposto un disegno di legge per la creazione di un fondo di 5 milioni di dollari, il “Freedom Fighters Fund” creata per contribuire alle spese legali di Donald Trump. La proposta era stata presentata dalla senatrice dello Stato Ileana Garcia e resa pubblica dopo che il governatore della Florida Ron De Santis ha rinunciato alla sua campagna per la Casa Bianca e ha appoggiato Trump, che risiede legalmente a Palm Beach, in Florida. Neanche dopo 24 ore dalla proposta, però, il Congresso Statale ha votato a sfavore in seguito al veto di De Santis. L’ex candidato nonostante l’endorsement all’ex presidente, non si è dimostrato altrettanto disposto a sostenere pure le sue spese legali attraverso la legge palesemente ad hoc proposta da Garcia.
Se fosse stato approvato, il disegno di legge avrebbe messo a disposizione denaro per qualsiasi residente della Florida che affronti la “discriminazione politica” mentre si candida alla presidenza. Ma Garcia ha detto chiaramente di aver presentato il disegno di legge perché le elezioni presidenziali sarebbero presumibilmente rubate a Trump da “procuratori di sinistra, dall’amministrazione Biden e persino dagli Stati Blu”, ovvero quelli che si definiscono democratici.
“Non stanno cercando di vincere alle urne, piuttosto stanno cercando di tenere il presidente Trump fuori dal ballottaggio attraverso i processi in tribunale”, ha commentato Garcia. “Avere un floridiano alla Casa Bianca fa bene al nostro Stato – è tutto ciò che possiamo fare per sostenere i candidati presidenziali della Florida, come il presidente Trump. Ciò non solo andrà a beneficio del nostro stato, ma della nostra nazione”.
L’ex presidente deve rispondere di 91 accuse di reato in quattro casi separati. Le accuse vanno dalla cospirazione per ribaltare la sconfitta elettorale del 2020 alla falsificazione dei bilanci aziendali per coprire il denaro versato a un’attrice di film a luci rosse. Intanto, Trump, che continua a definirsi un “perseguitato politico” sta affrontando le accuse civili e penali mosse contro di lui, negando ogni illecito e definendo le azioni delle procure “caccia alle streghe”.