Rinviata l’udienza nel processo Trump in cui l’ex presidente è stato citato in giudizio per diffamazione dalla giornalista e scrittrice E Jean Carroll.
Uno dei nove giurati della giuria popolare ha comunicato questa mattina, poco prima che cominciasse l’udienza nel tribunale di Manhattan, che si era sentito male mentre stava andando nel palazzo di giustizia accusando sintomi influenzali simili al Covid. Anche l’avvocato dell’ex presidente, Alina Habba, ha detto il giudice di essere stata in contatto con i suoi genitori durante il fine settimana e che entrambi hanno il covid.
L’avvocato ha detto di aver fatto il test e per ora i risultati sono negativi. Non è chiaro quando il processo riprenderà. Il magistrato aveva inizialmente rimandato la ripresa del processo a domani. Habba, che in aula non aveva la maschera anticovid era seduta accanto a Trump, ha chiesto alla corte di riprendere le udienze mercoledì, un giorno dopo le elezioni primarie presidenziali del New Hampshire. L’avvocato di E Jean Carroll si è opposto alla richiesta, dicendo che voleva che il processo finisse il più rapidamente possibile. Il magistrato pomeriggio ha fatto sapere che il processo riprenderà mercoledi.
Trump, che era già in aula quando il giudice ha informato gli avvocati del rinvio, è stato citato in giudizio per danni per i commenti denigratori che ha fatto come presidente nel 2019 dopo che E Jean Carroll lo aveva accusato di violenza sessuale per la quale l’ex presidente è stato riconosciuto colpevole ed è stato condannato a pagare 5 milioni di dollari come risarcimento danni alla scrittrice. Trump ha fatto appello contro il verdetto.
A settembre il giudice di Lewis A. Kaplan, dopo che i giurati avevano riconosciuto Trump colpevole dell’aggressione sessuale, aveva circoscritto la portata dell’attuale procedimento solo per le accuse di diffamazione. Ancora oggi negli interventi televisivi e sui post nei social media, Trump continua a insultare Carroll, definendola bugiarda e malata di mente. La giuria composta da nove membri deve solo valutare l’ammontare del risarcimento. L’ex presidente aveva lasciato il New Hampshire, dove stava conducendo la sua campagna elettorale in vista delle prime primarie di domani, e aveva indicato che avrebbe voluto testimoniare.
Il giudice Kaplan ha già detto a Trump e ai suoi avvocati che Trump non può contestare la versione degli eventi di E Jean Carroll come ha fatto nei post sui social media, nei discorsi elettorali e nelle conferenze stampa
L’avvocato di Trump, Alina Habba, ha assicurato il magistrato che, nonostante le limitazioni imposte al suo cliente, Trump potrebbe “ancora offrire una notevole testimonianza in sua difesa”.
Il giudice Kaplan ha anche negato la richiesta degli avvocati di Trump di annullare il processo. In una lettera inviata al giudice durante il fine settimana, gli avvocati di E Jean Carroll hanno definito la richiesta dell’avvocato Habba “paradossale” e hanno esortato il giudice a respingerla.
Poco prima che l’udienza venisse aggiornata Trump era calmo e sedeva immobile con le mani giunte sul tavolo della difesa. Di tanto in tanto esaminava i membri della giuria, ma sembrava infastidito dopo che il giudice Kaplan aveva rinviato l’udienza.
Scontenti anche Susan Necheles e Todd Blanche, due degli avvocati penalisti di Trump che lo rappresentano in altri casi, i quali hanno assistito al procedimento e se ne sono andati con Trump dopo il rinvio.