Coordinare gli sforzi per prepararsi a un virus – la “malattia X” – che potrebbe essere 20 volte più pericoloso del COVID-19.
È questo l’appello lanciato dal Direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Tedros Ghebreyesus, che ha esortato i governi ad aderire al nuovo trattato sulle pandemie lanciato dall’agenzia.
Parlando mercoledì al World Economic Forum di Davos, Ghebreyesus si è detto speranzoso che le nazioni raggiungano un accordo entro maggio per affrontare questo “nemico comune”.
In codice viene definito la Malattia X, un virus fittizio che non si è ancora materializzato ma che, quando lo farà, potrebbe essere 20 volte più letale del COVID-19. Nel 2017 il morbo è stato aggiunto alla lista di agenti patogeni che secondo l’OMS potrebbero causare una “grave epidemia internazionale”.
“Ci sono cose sconosciute che possono accadere, e qualsiasi cosa accada è una questione di quando, non di se, quindi dobbiamo avere un riferimento per questo, per le malattie che non conosciamo”, ha detto Ghebreyesus.
“Abbiamo perso molte persone” a causa della pandemia “perché non siamo riusciti a gestirle”. “Avrebbero potuto essere salvate, ma non c’era spazio. Non c’era abbastanza ossigeno. Quindi come si può avere un sistema che possa espandersi in caso di necessità?”.
Secondo Ghebreyesus, lo sviluppo di un sistema di allerta precoce, la razionalizzazione delle catene di approvvigionamento e il miglioramento della ricerca e dello sviluppo dei test sui farmaci sono alcuni esempi di preparazione – oltre al potenziamento dell’assistenza sanitaria di base.
“Si tratta di un interesse globale comune, rispetto al quale non dovrebbero intromettersi interessi nazionali molto ristretti”.