Due adolescenti hanno intentato una causa federale nei confronti di una struttura di detenzione minorile del Kentucky, per denunciare lo stato di isolamento in cui sarebbero state lasciate per settimane oltre alle precarie condizioni igieniche.
Una delle ragazze, che all’epoca aveva 17 anni ed era incinta di sette mesi, ha dichiarato che le era stato concesso di uscire dalla sua cella solo cinque volte in un mese per fare una passeggiata. L’altra invece ha riferito di essere stata tenuta in isolamento per tutti i quattro mesi in cui è rimasta nella struttura, di cui due trascorsi in una cella imbottita senza bagno.
Le due adolescenti, recluse nel centro di detenzione giovanile della contea di Adair alla fine del 2022, dicono anche di essere state private dell’istruzione scolastica e dei farmaci prescritti, e denunciano di essersi dovute mostrare nude di fronte agli agenti.
Nella causa vengono inoltre riportati presunti incidenti che avrebbero coinvolto altri giovani, fra cui una ragazza che avrebbe trascorso giorni “immersa nel suo sangue mestruale” mentre il personale di sorveglianza la scherniva.
Secondo le ragazze, che sperano che “altri tenuti in isolamento” e sottoposti a “abusi e negligenza” possano trovare il coraggio di farsi avanti, i loro diritti civili sono stati violati e il personale del centro non sarebbe adeguatamente formato.
“Neghiamo le accuse e ci difenderemo di conseguenza – ha scritto in una mail Morgan Hall direttore delle comunicazioni del Gabinetto di Giustizia e Pubblica Sicurezza del Kentucky – per qualsiasi membro del personale che viola la politica e la procedura, vengono intraprese azioni correttive”.
La denuncia, e alcuni incidenti violenti pregressi, hanno spinto il governatore Andy Beshear a pubblicare nuove linee guida per la struttura. I maschi accusati di gravi crimini sono stati spostati in altri edifici, e nel nord dello Stato è stato realizzato un centro di detenzione per sole donne.
La struttura era già stata al centro di diverse polemiche nel 2022, a causa di una rivolta iniziata quando un minorenne aveva preso le chiavi da un responsabile della sicurezza e fatto uscire altri carcerati dalle loro celle; per ripristinare l’ordine era dovuta intervenire la polizia.