“Con il cuore pieno di gratitudine e la mente piena di ricordi, ho fatto sapere al consiglio di amministrazione di Meta che non mi candiderò alla rielezione questo maggio”. Con queste parole in un post su Facebook, Sheryl Sandberg, ex direttore generale di Facebook lascia un ruolo di comando nella società di Mark Zuckerberg, dopo 12 anni. “Meta è forte e ben posizionato per il futuro, quindi sembra il momento giusto per allontanarsi”, ha aggiunto.
Sandberg era approdata a Facebook nel 2008 come primo vice di Zuckerberg, dopo aver trascorso circa sette anni in Google. Nel 2012 era diventata membro del consiglio di amministrazione della società. Durante il suo mandato, Facebook è passata da una startup ad una delle aziende di maggior valore al mondo, che al suo apice nel 2021 ha raggiunto e superato una capitalizzazione di mercato pari a mille miliardi di dollari.
Poco dopo il post del suo ex vicepresidente, Zuckerberg ha inviato una breve nota ringraziando la Sandberg per “il contributo straordinario che hai dato alla nostra azienda e alla nostra comunità nel corso degli anni”, elogiandone la dedizione e la guida “determinanti per il nostro successo”. Il Ceo di Meta ha annunciato anche “un prossimo capitolo insieme” segnalando che Sheryl potrebbe restare come consulente.
La consigliera di Meta aveva scritto nello stesso post un elogio alla direzione di Zuckerberg dicendo: “Sarò sempre grata a Mark per aver creduto in me e per la sua collaborazione e amicizia; è un leader visionario davvero irripetibile ed è altrettanto straordinario come un amico che rimane al tuo fianco nei momenti belli e in quelli brutti”.
La partenza di Sheryl Sandberg era stata già annunciata a metà del 2022, quando era Chief Operating Officer, e una serie di controversie sulla gestione della privacy, sui rapporti con gli investitori e i legislatori avevano gettato ombre sulla gestione della società di social media. Facebook è stata giudicata un mezzo di informazione estremamente fuorviante durante le elezioni statunitensi del 2016, ma anche durante la pandemia da Covid-19 e nella diffusione di teorie antisemite. A ciò si sono aggiunte le indagini dell’antitrust che ha fatto le pulci all’acquisizione e all’amministrazione di Whatsapp e Instagram e alla gestione della pubblicità.
Un vortice quello che l’azienda ha vissuto sotto la direzione di Sandberg. Quando la donna si è dimessa da Chief Operating Officer, nel giugno del 2022, è stata sostituita da Javier Olivan. Dopo di allora, si è dedicata in gran parte alla sua organizzazione no-profit LeanIn.org, che si occupa di emancipazione delle donne sul posto di lavoro e di progetti correlati alla gender equality e alla violenza.